mercoledì 23 ottobre 2024

Premio "Seneca 2024", un forte contributo alle arti e non solo

Dio solo sa che sforzo hanno fatto i miei amici per convincermi ad inviare alcune mie poesie a un paio di concorsi letterari diramati in questo 2024. Sì, lo so, vanno molto di moda in questo periodo e danno anche lustro a chi da queste “prove” riesce a ottenere dei riconoscimenti ma si sa, a me non piace molto la competizione in arte, e nemmeno amo fare sfoggio di posizioni in classifica raggiunti o podi conquistati (vedasi mio precedente post “Poeta è una parola grossa” su questo blog). Tuttavia un giorno mi capita davanti e non ricordo neanche come, il bando di partecipazione a un concorso indetto dall’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche e denominato "Lucius Annaeus Seneca" aperto, tra le altre cose,  anche ad autori di altre nazioni. 

Già l’intitolazione, dedicata a uno dei personaggi che hanno fornito un contributo importante alla storia della Roma antica (fu, tra le altre cose, tutore e precettore del giovane Nerone) mi cattura: conosciuto semplicemente come “Seneca” fu filosofo, drammaturgo e politico Romano, nonché uno dei maggiori esponenti della prosa romana che visse tra il 4 a.C e il 65 d.C. La sua opera riformatrice ebbe grande positivo impatto sulla qualità della vita dei romani di allora.

Sfoglio il regolamento e noto sin da subito che la commissione esaminatrice è formata da autorevoli esponenti del mondo della cultura: docenti universitari, critici letterari, scrittori, saggisti e poeti di spessore solo per citarne alcuni. Una commissione quindi assolutamente  "titolata" nell'identificare e riconoscere quali, tra le oltre mille opere giunte in concorso e successivamente analizzate, sarebbero state meritevoli di menzione e riconoscimento.

Partecipo con piacere, e non solo al concorso ma anche, a distanza di qualche settimana, alla cerimonia di premiazione dacché una delle poesie da me scritte e inviate ottiene il  premio speciale “Domus”.

La consegna dei premi, trascorsa tra poesie, racconti, storie, premiazioni alla carriera e tanto altro si è svolta sabato 19 ottobre 2024,  in Sannicandro di Bari (BA), con orario di inizio dalle ore 16,00 e l’intera cerimonia è stata magistralmente condotta da Maria Teresa Infante La Marca, responsabile della direzione artistica del premio giunto in questo 2024 all’ottava edizione. 

Organizzazione impeccabile, grande partecipazione e location semplicemente affascinante. Tutto si è svolto infatti all’interno del castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari, storica e suggestiva fortezza medievale situata al centro del piccolo comune distante dal capoluogo pugliese soltanto una manciata di chilometri. Il pomeriggio ha registrato come detto, la presenza di un folto pubblico presente che ha potuto assistere anche alla consegna dei riconoscimenti relativi al premio EzioBosso - sempre organizzato dall'Accademia - nei confronti di due giovani musicisti, i quali hanno potuto deliziare i presenti con brevi ma intense composizioni per pianoforte.

Il premio, ideato e presieduto da Massima Massa, coadiuvato dai presidenti di commissioni inediti ed editi Pasquale Panella e Gianfranco Longo e con la direzione artistica della citata Maria Teresa Infante La Marca, scrittrice e poetessa, è stato una occasione di unione e di aggregazione di culture, di popoli e di religioni. Una commistione di arti e di idee racchiuse in una socialità che ha creato un ponte di scambio culturale tra paesi, tra stili e tradizioni, mai così vicine come in questa circostanza. Lodevole l’impegno degli addetti ai lavori e ammirevole il contributo e il supporto delle numerose Istituzioni che con i loro patrocini hanno contribuito a dare maggior prestigio a questa manifestazione culturale.

Oggi, come detto, di concorsi solo in Italia se ne contano alcune centinaia l’anno, ma quanti di questi sono in grado di attribuire alle opere in concorso un giudizio squisitamente aderente ai canoni standard e di riferimento nella valutazione della poesia, della prosa e altro? Quanti di questi vantano al loro interno la presenza di commissioni competenti e in grado di erogare una valutazione oggettivamente qualificata?

Doveroso da parte mia, e senza voler a tutti i costi esprimere un giudizio di parte su un terreno che giudico spesso arido nella ricerca e nell'approfondimento dei valori della letteratura, esprimere la mia gratitudine all’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche per aver realizzato, in un quadro complesso come quello inerente ai valori sociali e culturali delle arti nel nostro tempo,  un efficace disegno dove elementi di diversa natura convergono spontaneamente verso un unico punto di fuga: l’aggregazione spontanea, sana e libera nel mondo delle arti.

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