L’intervista che in questo articolo di oggi vi propongo, è dedicata ad un’artista sensibile e sempre pronta a cogliere le sfumature nascoste nella vita. Una creatrice di emozioni dalla consolidata esperienza, costruita negli anni con tenacia e con passione.
Ma conosciamola meglio e più da vicino.
Tiziana Mignosa è nata a Siracusa da una famiglia dove l’arte si mescolava ai profumi di salsedine e mare sotto i caldi soli del sud. La maggior parte dei componenti del suo nucleo famigliare infatti, era formata da artisti. La vediamo avvicinarsi in età precoce a questa umana virtù, e lo fa attraverso la frequentazione delle gallerie ove la madre, pittrice, allestiva ed esponeva le proprie opere pittoriche. Ben presto quindi, si rende conto che quel mondo, quello dell’arte appunto, le appartiene a pieno titolo.
Dalla spiccata sensibilità, si appassiona a tutto ciò che le tocca l’anima: la musica, un tramonto, il profumo dei fiori. Tutti elementi questi che trovano, in quel suo modo di osservare il mondo, una cassa di risonanza dove propagarsi e prendere la via della libertà attraverso la scrittura. Tutto ciò che riesce a far vibrare le sue corde emozionali le scatena entusiasmo e voglia di mettere in cantiere progetti sempre nuovi e più ambiziosi.
Il suo incontro con la poesia inizia da bambina: i primi versi li compone addirittura a nove anni. Non si ferma e in adolescenza continua a fissare sulla carta i suoi momenti che sente più importanti affidandoli, come spesso accade, a un cassetto che ne manterrà in gran segreto il contenuto. Oggi Tiziana ha sicuramente incrementato la sua produzione letteraria apportando una ventata di fresche soluzioni, molte delle quali, impreziosite anche da riconoscimenti e premi. Non solo poesie quindi, ma favole per bambini, romanzi ed opere dal sapore innovativo e tutto questo, lo si evince chiaramente dalla sua nutrita bibliografia.
Un fornitissimo archivio quello che Tiziana mette a disposizione dei lettori
Nel 2007 pubblica la sua prima silloge poetica, I segreti del cielo. Nel 2008 è la volta del suo primo romanzo, La storia senza fine, seguito nel 2009 dalla prima edizione di Perché, un altro romanzo; nello stesso anno pubblica Piume d’Anima, una silloge scritta insieme ad altri 3 poeti. Nel 2010 è la volta di una raccolta di favole, Le 7 favole per imparare a sorridere, opera vincitrice del 3° premio letterario “Favole, cammini e percorsi 2010”. Nel 2011 una nuova silloge, trentatresospiri, scritta insieme a Maria Grazia Vai, in italiano e in francese, ispirata al tema della sensualità, nel 2012 un’altra silloge ancora, Rossocosì, che si affianca a Verdeinperfetto di Maria Grazia Vai con la quale, in quegli anni, organizza e presenta serate artistico-culturali denominate Poesia sotto le stelle, Profumo di poesia, Sfumature in Jazz, Sognando l’Infinito, che vedono coinvolti autori provenienti da tutta Italia. Nel 2013 pubblica la seconda edizione, riveduta e corretta, di Perché e nel 2014 un’altra silloge, Il misterioso potere che la bellezza emana. Luci ed ombre di una missione flash, opera vincitrice del concorso letterario “Premio 13”, edizione 2013. Nel 2017è la volta di L’attimo e il piacere, sempre una silloge poetica, scritta insieme a Roberto Ioannilli, nel 2018 pubblica la terza edizione del romanzo Perché. Nello stesso anno vede la luce il saggio Perle d’Arcobaleno. Piccolo manuale per viandanti smemorati.
Stanotte ho fatto un sogno. La vita di un angelo chiamato Tony e i suoi segnali di Luce e di Amore è il suo terzo romanzo che è attualmente in stampa.
Il desiderio di scrivere è iniziato in età precocissima. Le prime poesie addirittura scritte all’età di nove anni. Che importanza ha avuto nel tuo sviluppo artistico il fatto di essere cresciuta in una famiglia dove l’arte era assai presente sotto varie forme?
I bambini, come del resto ogni creatura “piccola”, sperimentano la vita attraverso le esperienze che fanno come l’unica realtà possibile e neanche si chiedono se potrebbe esserci qualcuno che vive altro. Per me è stato assai normale sin da subito, infatti, vivere in un ambiente “coloratamente artistico e creativo”, se posso osare mi spingo anche oltre … Credo comunque che sia stata la mia “natura creativa” non solo a farmi scegliere di nascere in una terra meravigliosa e controversa come la Sicilia ma anche a spingermi proprio verso quella famiglia dove l’arte e i contrasti accesi si sono sempre respirati con assoluta naturalezza nell’aria. Anche per altro, ovviamente, ma non mi soffermerò su questo punto perché non me lo hai chiesto ma soprattutto perché rischierei di dilungarmi troppo.
La sintetizzo così: diciamo che non mi è mai piaciuto annoiarmi e se avessi scelto una famiglia priva di senso artistico e creatività molto probabilmente mi sarei annoiata a morte e questo non poteva di certo accadere!
Molto spesso chi fa poesia è fortemente influenzato dall’ambiente in cui è nato ed è cresciuto appunto. Soprattutto, svolgono un ruolo di primaria importanza le vicende storico-sociali del momento, ma anche, fatti privati personali che in qualche modo emergono e si rendono palesi all’interno delle opere composte. Quanto e quali di questi elementi hanno esercitato un influsso più o meno importante al tuo modo di creare?
Credo che l’ambiente in cui siamo nati e cresciuti, ma anche quello che scegliamo di vivere nel presente, influenzi, chi più chi meno, ognuno di noi. Scegliere di essere liberi da condizionamenti vari implica una presa di coscienza e un grande lavoro su se stessi che, se fatti con consapevolezza e amor del vero, danno sempre i loro buoni frutti. Per quanto riguarda me credo di essere sempre stata una creatura che in un certo senso, consentimi l’espressione, “ha viaggiato sempre un po’ per conto proprio”. Sicuramente sono stata influenzata dal mio mondo, come chiunque, ma a livello conscio non ho mai badato né alle mode né alle correnti del momento, piuttosto ho sempre cercato di dare ascolto a quello che è il mio “sentire più profondo”, quella piccola lucina che brilla dentro ognuno di noi e che fa da bussola a chi decide di seguirla.
Nel tempo la mia creatività, sia letteraria che artistica, si è evoluta da un iniziale bisogno irrefrenabile di esternare le mie emozioni a una vera e propria ricerca del sacro e del mistero della vita sulla terra e dell’UniVerso attraverso la via della Bellezza e dell’Amore con la consapevolezza che senza questi elementi base la vita stessa non avrebbe avuto alcun senso.
Noi tutti, quando abbiamo fra le mani un buon libro, ci chiediamo spesso quali siano le fonti e le origini dalle quali nascono romanzi e poesie, che riescono in maniera spesso naturale a coinvolgere e catturare anche il più ostico dei lettori. Ci vuoi svelare il tuo segreto?
Sorrido, ogni libro scritto e pubblicato ha una sua storia individuale, un suo percorso e un suo epilogo differente; lo stesso accade per ogni poesia, ogni favola, ogni musica, ogni qualsiasi forma espressiva possibile, è questa una delle magie della vita; ogni sua manifestazione è sempre differente da tutte le successive! Per natura non mi piace forzare nulla e nessuno ma preferisco “scorrere dolcemente” nel flusso che, con amorevolezza e in maniera del tutto naturale, mi conduce dove sono attesa. La poesia viene a me esattamente come la prosa, non faccio assolutamente niente per attrarla, non la cerco nemmeno ma quando arriva l’accolgo a braccia aperte. Diciamo che semplicemente mi faccio da parte e lascio che sia la vita stessa a esprimersi attraverso di me, quando e come lo decide lei! Il mio romanzo “Perché” ne è l’esempio lampante, l’ho scritto in soli due mesi e soltanto nei ritagli di tempo perché in quel periodo lavoravo molto. Ricordo perfettamente quei momenti di grande trepidazione, friggevo letteralmente e non vedevo l’ora di mettermi al computer perché sentivo un bisogno impellente e prorompente che mi portava a scrivere senza sosta e senza intoppi fiumi e fiumi di parole. So che la cosa potrebbe ad alcuni sembrare strana ma è come se qualcuno me lo avesse dettato; io stessa ero assai sorpresa anche perché mentre scrivevo vedevo anche le immagini nella mente come se fosse un film. Seguivo quel magnifico flusso come se stessi vivendo tutto seduta in prima fila al cinema, insomma un’esperienza assolutamente magnifica! Ho scritto altri libri allo stesso modo ma il mio “Perché” ha un valore particolare per me, per questo lo cito spesso. Con la poesia accade la stessa cosa, non sono mai io a dire, quasi quasi adesso scrivo una poesia, è lei che viene da me, io semplicemente, e con infinita umiltà, permetto a quelle emozioni di vedere la luce arrivando, attraverso me, sulla terra.Sono convinta del fatto che ogni “opera che incanta” abbia radici profonde nel cielo e che chi scrive, dipinge, crea musica o qualsiasi altra forma d’arte attinga all’anima del mondo attraverso l’intervento celeste per poi, a mani aperte, donarne il frutto con Amore a chi vorrà coglierlo.
Bene salutiamo Tiziana che ci ha gentilmente onorato della sua presenza, seppur virtuale, e le auguriamo di continuare a scrivere tante belle storie, ma soprattutto, a dedicare la sua sensibilità matura e consapevole alla creazione di storie sempre più coinvolgenti e di poesie affascinanti.
Naturalmente chi volesse approfondire la sua conoscenza, può senz'altro farlo attraverso la sua pagina Facebook e il suo blog.
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