La libertà di raccontare sentimenti ed emozioni attraverso le parole
martedì 23 aprile 2024
Arte figurativa e letteratura in Galleria
giovedì 14 marzo 2024
Marcello Mastroianni raccontato da Giampiero Mele
Nuova presentazione dell’opera di Giampiero Mele “Marcello Mastroianni Filmografia, fatti e personaggi”, edita da Gambini Editore, svoltasi presso la libreria Testaccio di Roma.
sabato 2 marzo 2024
Aperte le celebrazioni in onore di San Tommaso D'Aquino a Priverno (LT)
Si è dato inizio ufficialmente ieri 1^ marzo 2024, a una
serie di manifestazioni celebrative per ricordare i 750 anni dalla morte di San
Tommaso D’Aquino, patrono della città di Priverno, avvenuta proprio presso
l’Abazia di Fossanova il 7 marzo 1274.
In mostra le opere di Armando Giordani
Le opere
Un excursus spirituale sul cammino del Santo quindi, raccontato attraverso la creatività di un artista contemporaneo il quale ha potuto individuare, nel percorso religioso del santo e descritto attraverso i suoi calchi, aspetti che egli stesso ha definito passaggi importanti e fondamentali nella vita di San Tommaso.
Il programma
Il triennio di manifestazioni celebrative, apertesi già dal 2023 in occasione dei 700 anni dalla canonizzazione di San Tommaso proseguiranno in questo 2024, anno in cui ricorre il 750^ anno dalla sua morte, anche nelle giornate del 3, del 6 e fino al 7 marzo, data che chiuderà il ciclo degli eventi con la celebrazione eucaristica in onore del Santo Patrono presieduta da S.E. Reverendissima Cardinale Pietro Parolin. Ma non è tutto, il 2025, sarà ancora l’anno in cui verrà commemorata la sua nascita, e tale ricorrenza chiuderà l’intero ciclo di celebrazioni a lui dedicato.
martedì 20 febbraio 2024
Giampiero Mele presenta "Marcello Mastroianni Filmografia, fatti e personaggi"
Presso il celebre teatro Anfitrione di Roma, un libro interamente dedicato a Marcello Mastroianni in cui l’autore, Giampiero Mele, ne racconta aneddoti, fatti e personaggi attraverso la sua opera intitolata “Marcello Mastroianni – Filmografia, fatti e personaggi”, edita da Gambini Editore.
Ha avuto luogo nella serata del 19 febbraio scorso, la prima
presentazione ufficiale dell’opera letteraria di Giampiero Mele, vice
presidente esecutivo dell’Associazione culturale “Cinema & Cultura”,
dedicata al grande Marcello Mastroianni, uno dei protagonisti del cosiddetto
divismo neorealista, icona del cinema italiano e modello indiscusso per il mondo della
cinematografia e della recitazione in generale.
Esposte, nella circostanza, anche immagini degli artisti
Luca Musk e La rosa purpurea, relative a fuori set dei film di Marcello e tratte
da “La Dolce Vita” e “I Girasoli”, con disegni ed elaborazioni in digital art.
Tra gli eventi organizzati, presentazioni del libro di Giampiero Mele, mostre fotografiche con ritratti provenienti dall’Archivio fotografico dello Studio Luxardo di Roma e molti altri scatti del Mastroianni ripreso sui vari set cinematografici. Previste altresì rievocazioni della sua attività cinematografica, con una riproposizione di celebri brani e con il contributo di importanti attori e doppiatori mediante uno spettacolo appositamente organizzato. Per finire – salvo eventuali nuovi eventi dell’ultima ora - una celebrazione ufficiale delle sue origini ciociare presso il Castello Boncompagni Viscogliosi, a Isola Liri, con il contribuito di immagini fotografiche, moda maschile a lui ispirata e con il piacevole supporto della celebre gastronomia locale, impreziosita da pregiati vini come il Cesanese del Piglio.
martedì 23 gennaio 2024
L'autunno di Paul Verlaine
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Da sempre l'autunno è uno degli elementi della natura più cantato dai poeti. I suoi colori, la rassegnazione all'imminente arrivo del freddo e un senso di malinconia nel veder cadere le foglie che dopo la calda stagione vedono ultimato il proprio ciclo vitale, sono un passaggio emotivo che nella sensibilità individuale lascia sicuramente un segno profondo.
Non si sottrae a questo momento, così sofferto da molti Paul Verlaine con un suo scritto dal titolo "Canzone D'Autunno". Una poesia con la quale egli descrive come nella propria esistenza, l'autunno penetri con una forza oltremodo potente nella sua peculiare qualità di preludio al freddo inverno. Descrive la stagione delle piogge e dei rami che lentamente si svestono del loro fogliame, come il suono desolato e malinconico di mesti violini nella sua anima, e nel contempo, osserva quanto il mondo che gli è circostante sia opaco e privo di quei colori che arrecano pace e serenità all'umore di ognuno. L'analisi muove i suoi passi nel suo "io", nel percepire la metamorfosi in corso che muta il paesaggio; quel momento nel quale sentirsi finito, come una foglia che il vento strapazza per poi consegnarla per sempre alla terra.
Paul Verlaine Nacque a Mets nel 1844, ma si traferì ben presto a Parigi per dare sostanza alla sua passione più grande: la poesia. Di carattere irrequieto, a volte anche violento, era tuttavia dotato di una sensibilità straordinaria oltre che di un talento geniale. La sua vita non fu esente da disordine e spregiudicatezza! Sempre al limite nel comune modo di vivere il mondo della sua epoca, a un tratto della sua vita ruppe il matrimonio con Mathilde Mautè poiché innamoratosi di Arthur Rimbaud. L'unione con il nuovo compagno era vissuta da Paul in maniera morbosa, tanto che quando Rimbaud manifestò la sua volontà di interrompere il loro rapporto Verlaine lo ferì con due colpi di pistola. Per questo motivo fu incarcerato, e una volta scontata la pena la sua vita non fu mai più quella di prima: si trascurò a tal punto da morire nel 1896 in una camera d'albergo, solo e indigente.
La potenza dei suoi toni, sentimentali e sensuali, ma allo stesso tempo mistici e immateriali, faranno da volano per la nascita e lo sviluppo del Simbolismo. La "parola" per Verlaine è stata ricerca, eleganza, raffinatezza e non ultima, musicalità in aggregazione nel testo. Non importava quanto quest'ultime riuscissero a disegnare un'immagine; quanto fossero in grado di offrire una descrizione reale del suo pensiero. Quel che contava era la forma: sempre brillante, sempre sensuale e seducente.
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sabato 13 gennaio 2024
La poesia del mare - Cesare Pascarella
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Il suo carattere ribelle e avventuroso lo portò non solo a
fuggire dal seminario di Frascati ove i propri genitori, che gestivano una
tabaccheria in via Laurina, lo iscrissero allo scopo di placare il suo
atteggiamento esuberante e ribelle, ma anche a frequentare
saltuariamente, e con evidente insofferenza alle lezioni e ai doveri
accademici, l’Istituto di Belle Arti ove egli stesso si era iscritto.
Proprio attraverso quest’ultima attività artistica entrò a
far parte come disegnatore, del gruppo all’epoca assai noto di pittori
denominato “I XXV della campagna romana”, specializzandosi successivamente nella raffigurazione di animali e, in particolare, di asini che presentava
sotto varie prospettive, ciascuna a rappresentare vizi e virtù squisitamente
umani.
Ma soltanto nel 1881 si avvicina alla poesia dando inizio
anche all’attività di giornalista. Dal suo amore per il dialetto romanesco parlato con ostinazione anche all’interno degli istituti di istruzione contro
il divieto imposto dai suoi insegnanti, e dalla sua innata capacità narrativa nacquero i sonetti di “Villa gloria” (1886),
de “La scoperta de l’America” (1893) e quelli di “Storia nostra”, quest'ultimi narranti in
versione comico sarcastica la storia d’Italia.
La sua "Eppure er mare...", qui presa in esame e facente parte de “La
scoperta de l’America”, canta le delizie del mare, ma esprime anche meraviglia
e incredulità, per come la sua quiete possa all'improvviso mutare in rabbia
sotto la tempesta.
Pascarella coi suoi versi, mette in evidenza come questo
elemento naturale riesca a penetrare la nostra sfera intima e sensibile attraverso la sua grandezza e la sua potenza.