Triticum

La poesia di "Triticum"  
(Contrappunti leggeri e condivise armonie tra le spighe di grano e le ardite passioni)


Chi scrive poesia sa bene dove andare a cercare l’ambiente adeguato affinché i propri pensieri possano acquisire un’anima e un corpo. Di solito, ci si rifugia dove non vi sono distrazioni, né tracce di vita reale, oppure, dove esista la certezza che qualche elemento a noi caro, possa vellicare le sensibili corde del cuore e stimolarle a parlare. Ma perché tutto questo? 


I poeti hanno spesso bisogno di rimanere soli, certamente, non reclusi dentro una stanza dove le mute pareti non hanno parole, e sono incapaci di creare atmosfere ma fuori, nel mondo, con tutti i suoi elementi. La natura sa trasformare ogni oggetto, ogni essere vivente, ogni  elemento la componga in qualcosa di unico, e spesso, basta questo a stimolare un’anima che cerca ispirazione ed emozione. 

La mia campagna, quella della mia terra pontina, è ricca di questi elementi: è una della cose che adoro di più, assieme al mio mare che ho sempre nel cuore e al quale dedico i versi più forti. Una campagna dicevo, che soprattutto d’estate diventa energia dai colori più intensi, colma di sole, di odori e di fresche serate. E proprio passeggiando lungo i sentieri in un torrido pomeriggio estivo, mi ritrovai davanti una distesa dorata. Filari di spighe che il vento faceva ondeggiare e che dalla mia prospettiva sembravano un oceano d'oro lucente e fluttuante. 


Solo un momento è bastato! Osservare la quiete, ascoltare il silenzio e il rumore del vento, sono valsi più di mille momenti reali. Così, è nata la poesia di "Triticum",  dai contrappunti leggeri e dalle armonie condivise tra le spighe di grano e ardite passioni. Si, contrappunti! termine derivato dall'uso proprio della musica del sec. XIII, di mettere una nota contro l'altra "punctum contra punctum", che nella prassi musicale odierna designa l'arte di combinare con una certa melodia una o più melodie. Una  unione sperimentale di emozioni e messaggi interiori che si combinano tra loro, dando luogo a un più raffinato e omogeneo risultato. In questo caso, le armonie melodiche e pacate della poesia sposano  la leggerezza dei campi di grano e dei loro silenzi.

Per questa mia sesta raccolta ringrazio PAV edizioni che ne ha curato la pubblicazione “sfornando”, dai suoi laboratori, un elegante e raffinato volume, nonché  la giornalista in RAI Carla Cucchiarelli che ne ha curato invece la prefazione. 

"Triticum" (PAV Edizioni 2020) può essere acquistato qui

ISBN: 9788831307802. Collana: "Aonia".



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