domenica 26 marzo 2023

Wislawa Szymborska e la sua unicità provata

Videopoesia «Nulla due volte» visionabile qui!

Cosa ci vuole raccontare Wislava Szymborska con questa «Nulla due volte»? Entrando nel concetto esposto, e descritto a più riprese all’interno del componimento attraverso tratti del nostro vivere quotidiano, ci si rende subito conto di quanto le parole della poetessa polacca siano così veritiere e solenni allo stesso tempo. 

Una poesia che sospinge ogni fruitore dei suoi scritti alla riflessione; a pensare a quanto il mondo che ci circonda, sia pieno di prime ed uniche volte e a come queste formino episodi che non verranno mai bissati, neppure nella più fedele delle ciclicità nel tempo. 

Non c’è giorno che ritorni / non due notti uguali uguali / né due baci somiglianti / né due sguardi tali e quali. La consapevolezza che non solo lo stesso elemento non potrà ripetersi come e quale copia esatta e inconfutabile del primo, ma che tutto corre e fugge via: come il tempo, l’ora che può crear tormento o rassegnazione, ma che poi, diverrà bellezza quando sarà passata e consumata. 

La Szymborska chiude la sua riflessione, con il consolidato esempio che calza da sempre il concetto della somiglianza: le due gocce d’acqua. Nella tradizione reputate identiche entità e che la poetessa, efficacemente contraddice per scoprirle assai diverse nella loro convinta somiglianza. 

Come sempre, e anche in questo caso,  la poesia scava dentro i fatti cercando di estrarne la radice del pensiero originario per studiarli, per analizzare se pure quel che è reputato una certezza possa offrire una visione opposta e distante dall'interpretazione popolare. Nascono così le conclusioni nuove, quelle nuove prospettive che permettono di separare il dato certo dalla supposizione, dando così vita a una capacità di analisi interiore nei confronti del pensiero, spesso ingabbiato e recluso nel consueto che non muta. 

E questo la scrittrice fa! Col suo componimento, dà sfogo alla propria interpretazione nei riguardi dei  misteri che l'intelletto umano affronta ed analizza.

Videopoesia «Nulla due volte» visionabile qui!

giovedì 23 marzo 2023

Raccontare storie tra realtà e fantasia? Si può con Noemi Izzo

Intervista visionabile qui!


In questo nuovo spazio denominato «Le Interviste di Vinicio», e che ho dedicato essenzialmente a chi ha qualcosa da proporre, frutto della propria arte e delle proprie passioni da essa derivate, ho incontrato Noemi Izzo, esuberante, prolifica e simpaticissima, oltre che brava, scrittrice Romana. 

Noemi, parrucchiera dalla fantasia illimitata, ormai da qualche anno, ancorché abbia partecipato anche ad antologie con racconti brevi, si è dedicata alla scrittura di storie appartenenti al genere «Fantasy» ormai da qualche tempo, dando luogo a una serie di trame particolarmente fantasiose e ricche di colpi di scena. Un settore della narrativa - quello del Fantasy, in netta crescita e che richiama a sé un sempre maggior numero di appassionati lettori, soprattutto  giovanissimi. 

Durante la piacevolissima conversazione, la scrittrice ha avuto modo di parlare, tra le altre cose, soprattutto del suo ultimo lavoro: una trilogia intitolata «Shanter», i cui due primi volumi, che recano rtispettivamrnte i titoli «L’altra parte dell’oscurità» e «I quattro regni», sono già stati pubblicati, mentre il terzo ed ultimo volume, sarà di prossima imminente uscita. 

Molte sono state le tematiche affrontate nel corso dell’intervista. Argomenti, che sicuramente rivestono particolare interesse ed importanza, non solo per chi si accinge ad iniziare a pubblicare, ma anche per i molti che possiedono già una buona esperienza nel mondo dell’editoria. 

Insomma, non vi dico altro, ma vi invito a seguire l’intervista integrale sul canale YouTube «VinicioSalvatore Di Crescenzo Autore», ricordandovi che per rimanere aggiornati sugli appuntamenti successivi, sui prossimi ospiti, nonché sul mondo della poesia e delle arti in generale, basterà iscriversi al canale.

Buona visione con Noemi Izzo e soprattutto con «Shanter».

Intervista visionabile qui!

lunedì 20 marzo 2023

Le "Donne da non perdere" in mostra ad Ariccia

Tutto pronto presso la galleria «Art Saloon» di Ariccia per l’inaugurazione della mostra collettiva dal titolo «Donne da non perdere», prevista il prossimo 25 marzo dalle ore 16,00.

Saranno più di cento le opere che verranno esposte presso la galleria «Art Saloon: frames art & design», situata in Piazza D. Sabatini 18 ad Ariccia (RM), nel centro della graziosa cittadina dei castelli.

La collettiva, visitabile fino al giorno 8 aprile 2023, si propone di approfondire le complesse dinamiche dei rapporti dei nostri artisti con le donne della loro vita.

Un viaggio individuale nei ricordi, attraverso il quale estrarre sensazioni, sentimenti,  desideri e fratture, di artisti che sono riusciti a catturare, rendendole materiali opere, le loro emozioni più profonde e a permettere che le stesse fossero così fruibili agli occhi degli appassionati d’arte.

L’evento d’apertura, che si estenderà lungo tutto il pomeriggio, vedrà tra le altre cose, la mia presenza e, nella circostanza, esporrò personali sensazioni inerenti al tema prescelto e alle opere esposte. Il pomeriggio di cultura, oltre alle opere di pertinenza dei vari pittori partecipanti, conterrà anche uno spazio dedicato alla mini personale dell’artista Silvia Grassi

Sempre all’interno della manifestazione, a cura di Alessandra Gilioli, verrà proposto un seminario introduttivo dal titolo: «La donna sciamano e l’archetipo femminile», riunione che si propone di dare delle risposte a quesiti riguardanti le modalità con le quali è cambiata la percezione della donna nei secoli e a come recuperare l’antico archetipo femminile. Sarà poi la stessa Alessandra Gilioli, al termine del seminario, a condurci in un interessante viaggio sciamanico nell’esplorazione del proprio sé.

Non bisognerà mancare quindi a questa interessante mostra collettiva e agli eventi connessi. Tuttavia, coloro che non potranno essere  presenti, potranno visionare la mostra sino alla fine del periodo di programmazione, nei giorni dal martedì al sabato, con orari 10,00/13,00 e dalle 16,00/19,00.

«Galleria Art Saloon: frames art & design», Piazza D. Sabatini 18 Ariccia (RM)

mercoledì 15 marzo 2023

Il «Giorno campestre» raccontato in poesia

Videopoesia «Giorno campestre» visionabile qui.

Il «Giorno campestre», rappresenta per il poeta pontino Libero de Libero, uno spaccato vivo della sua terra. Un susseguirsi di visioni che racchiudono in sé immagini, sapori e sensazioni, che durante la permanenza nella sua Fondi hanno segnato una traccia latente ma permanente; un sentiero lungo il quale il poeta continua a percepire elementi che lo sottraggono al tempo presente, riportandolo invece al tempo dei fiumi, dei saliceti e del canto di uccelli nell’alba. 

Egli sa cosa sia un giorno campestre e lo narra, non omettendo di includere i vari elementi della natura che lo riempiono e che il poeta fa suoi nell'evocarli quasi fossdero sinceri testimoni d'un giorno di verde natura.

L’aria che lo disseta mentre rinfresca le terre sotto gli aranci, i suoi boschi e quegli olmi senz’alba! Così, la sua terra lo avvolge, lo cattura e lo trasporta di nuovo a percorrere con i ricordi e le sensazioni assopite le sue pianure, quelle dove si spalmano lievi i suoi giorni campestri.

Videopoesia «Giorno campestre» visionabile qui.

lunedì 13 marzo 2023

Eugenio Montale e la sua "Felicità raggiunta"

Videopoesia «Felicità raggiunta» visionabile qui!

Quante volte abbiamo sentito parlare della felicità come un qualcosa di effimero o addirittura evanescente e difficilmente raggiugibile? Spesso. E questo accade perché esiste una percezione soggettiva della sua presenza: a volte si si è convinti di averla raggiunta, a volte, sembra di non averla mai individuata. Di sicuro, è un sentimento ambito da ogni essere umano, tanto da essere nominata spesso quando si parla di futuro nella propria vità e/o di una condizione individuale da migliorare. 

Il tema è controverso! Dibattuto spesso e mai con una soluzione univoca, ed anche l'arte se n'è occupata, soprattutto la poesia, tant'è, che Eugenio Montale, uno dei precursori assieme a G. Ungaretti e S. Quasimodo di quell'ermetismo sbocciato dal simbolismo francese di fine 800 inizio 900, ne descrive una sua personalissima visione attraverso la pesia dal titolo: «Felicità raggiunta».

La relativa videopoesia che ho prodotto e che potrete visionare e ascoltare cliccando semplicemente qui, espone con chiarezza, nella prima strofa quanto una felicità sia fragile nel suo costante manitenimento e quanto difficile sia manipolarla,  per impedirne un dissipamento prematuro. Una visione ottimistica questa,  che si infrange nella seconda strofa, laddove il poeta, in una chiara ed esplicita contraddizione afferma che se questa felicità non può essere perseguita quale obiettivo, essa può comunque giungere come naturale terapia, atta a scacciare la tristezza e la malinconia. 

Tuttavia, esprime anche un concetto chiaro e inconfutabile che offre un'appendice al pensiero appena espresso. Egli afferma infatti, che esiste comunque un dolore non redimibile, ed è quello patito da un bambino nel momento in cui il suo pallone corre via. 

Videopoesia «Felicità raggiunta» visionabile qui!

domenica 12 marzo 2023

La poesia di Blaga Dimitrova

Videopoesia «Perdita» visionabile qui!

Blaga Dimitrova vive tra il 1922 e il 2003. Poetessa, redattrice, traduttrice poliglotta, studia tra Leningrado e Mosca terminando gli studi con la discussione di una tesi su Vladimir Majakowshij, una delle figure più rappresentative tra i filoni politico - poetici.

La poesia di Blaga si riempie man mano di fatti quotidiani; di fatti che esplicitano attraverso i suoi scritti una rinnovata figura femminile che si dimostra audace e desiderante nei confronti del comune pensiero governante. Ben presto, produce anche testi forti di denuncia nei confronti dei regimi totalitari comunisti come «Il Volto» del 1981, che per i forti contenuti espressi, circolerà clandestinamente tra i lettori.

Nel 1991 decide di entrare in politica venendo con successo eletta. Ricoprirà la carica  di  Vicepresidente della Bulgaria a fianco di Zelju Zelev, primo presidente eletto democraticamente. Intraprende così una carriera politica che la porterà a dare inizio a importanti azioni umanitarie e sociali nella Bulgaria degli anni novanta.

Tuttavia, da donna intelligente e coraggiosa qual è, intuisce subito quali grossi impedimenti esistano per la  conquista della libertà all’interno del mondo politico e per questo, dopo soli due anni, abbandona ogni suo incarico istituzionale.

La sua è una voglia incontenibile di crescita dove ragione e sentimento si accavallano raggiungendosi e superandosi continuamente l’un l’altro.

La sua poesia vive e si riflette nella vita quotidiana; offre la doppia faccia dell’amore tra luci e ombre, ed esalta a piene mani una profondità d’animo più vicina alla coscienza spirituale che al mondo materiale d’una politica da rivedere.

«Perdita», è una delle sue poesie più rappresentative e di maggiore impatto emozionale.