Contrasti urbani - Storie in chiaroscuro

 "Contrasti Urbani - Storie in chiaroscuro"



Nel raccontare storie che appartengono alla nostra vita quotidiana, ho volutamente evitato di localizzare i centri narrativi verso terre forestiere all’interno delle quali azionare personaggi assai distanti per cultura, costume e tradizione dalla nostra vita di italiani. Il mio pragmatismo mi porta a riflettere di più su un mondo noto, su quello che siamo abituati a vivere e a definire in virtù di una conoscenza acquisita lungo il corso della vita. E chi meglio di noi, saprebbe interpretare le storie che nascono e si sviluppano proprio nei luoghi a noi più famigliari e che coinvolgono una serie di elementi che fanno parte del nostro patrimonio culturale?

Le città, i personaggi, i fatti accaduti e citati nei racconti, sono facilmente decifrabili e catturati senza filtro dalla coscienza del lettore, sicuramente agevolato nell’interpretazione proprio perché di fronte a un conosciuto quotidiano.

Lev Tolstoj affermava: «La felicità non dipende dalle cose esterne, ma dal modo in cui le vediamo». Ed è proprio questo il senso: osservare un mondo che si conosce meglio di altri offre più di un modo per entrarci dentro e fruire di ogni sfumatura che in esso è contenuta.

Per questo ho deciso di narrare frammenti della nostra vita, della nostra Italia e più dettagliatamente, in qualche caso, proprio della città che mi appartiene.


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