venerdì 25 ottobre 2019

LE VIE DELL'ARTE PER AGNESE MONACO



Quando si parla di coltivare cultura artistica non si parla solo di diffusione e conoscenza della stessa, ma di un impegno a tutto campo che sappia anche valorizzare ed esaltare tutte quelle forme espressive che la fantasia e la creatività di ogni artista sa cavare dalla propria sensibilità. È il caso di Agnese Monaco, giovanissima artista romana che già da qualche lustro ormai si è fatta conoscere attraverso le sue produzioni  consistenti in pubblicazioni di narrativa, poesia e pittura. Inoltre la sua competenza  anche nel campo musicale, le hanno permesso di scrivere testi a favori di autori del panorama musicale italiano. Ma non finisce qui, Agnese Monaco è anche commediografa, avendo scritto due commedie teatrali e un cortometraggio. Insomma, un'artista poliedrica che usa le proprie risorse con capacità e impegno portando a compimento idee e iniziative attraverso l'elemento che più le si confà: l'arte. 
Oggi, voglio però rivolgerle alcune domande allo  scopo di conoscerla più da vicino, di capire come nasce la sua passione per le arti e lo spettacolo e, quali siano i suoi impegni sociali attraverso queste attività. Seguite la mia intervista.


Agnese, la tua produzione artistica inizia molto presto. Già nel 1996, quindi in età giovanissima, si cominciano ad apprezzare i tuoi primi lavori in ambito letterario. Una passione che hai sempre avuto e che hai scoperto precocemente, oppure una piacevole scoperta successiva?

E’ iniziato negli anni ’90, dove già da infante leggere poesie di grandi autori mi donava leggere brezze e battiti intensi. Persa ed entusiasmata da grandi versi volevo in un certo qual modo esprimere la mia voce in prima persona. Timida ed introversa tenevo per me i miei scritti, fino a quando alle Superiori iniziai ad esprimere ciò che sentivo tramite  il giornalino della scuola. Il primo approccio con “il mondo  esterno”. Quell'esperienza fu un punto d’inizio anche per la mia svolta evolutiva nell'ambito caratteriale. Infatti mi diede la forza per provare a gareggiare al primo concorso di poesia nel 1996. All'epoca non era come ora, non c’erano tutti questi mezzi informatici, quindi  risultare tra i segnalati ed essere inseriti in una antologia seria era davvero un gran bel passo avanti. Pensando che in quel concorso ero la più giovane dei partecipanti posso annoverarla come una delle più grandi esperienze personali d’esordio. Da quel momento decisi di provare in più concorsi e trovare un riscontro della mia poetica sia sul pubblico e sia sugli esperti del settore. Da quel giorno non mi sono più fermata. Ho pianto , sofferto, riso, esultato per i successi e gli insuccessi, ma non mi sono mai arresa. Questo è il mio punto di forza, andare sempre avanti e credere con tutta me stessa in ciò che faccio.


La tua proficua attività non contempla solo la scrittura ma anche la  pittura, la musica e un notevole impegno anche nel mondo del teatro, passando attraverso la composizione di testi a favore di affermati autori del panorama  musicale italiano. Insomma, una creatività che non si ferma in un solo ambito ma tocca varie discipline artistiche con estrema versatilità. Come riesci a conciliare queste molteplici attività e qual è soprattutto quella che più ti affascina?

Non le concilio, mi lascio andare alle vibrazioni che sento e alla pura e semplice voglia di espressione che si manifesta in forme diverse, un giorno nelle arti figurative, altri nella poesia o altre volte nella stesura di partiture musicali o teatrali. Mi affascina la mia continua voglia di imparare ed evolvermi. Il confrontarmi, confondermi e discostarmi da ciò che chiamiamo mondo o culture diverse. Apprenderne il buono e scartare tutto ciò che può essere nocivo per l'arte stessa in genere. La poesia mi appaga sicuramente di più, anche se l'arte con poco impegno, rispetto agli altri settori, mi ha dato molte gioie. Non mi pongo limiti né nella creatività e né nella contaminazione tra vari stili, generi e forme. L'arte è libertà assoluta di espressione, è manifestazione del proprio io più recondito, come anche la poesia stessa.

Il tuo impegno non si ferma solo alla produzione di arte e cultura ma è volto anche alla diffusione delle stesse  attraverso  manifestazioni importanti come quella che organizzi con cadenza annuale denominata “Giornata mondiale della poesia – 100 thousand poets for change”. Vuoi parlarcene?

“Giornata mondiale della poesia  con Agnese Monaco – 100 thousand poets for change Rome ” con esattezza, la rivendicazione del nome non è puramente casuale. Come è usuale pensare non è a settembre la giornata mondiale della poesia, in realtà a fine settembre si svolge il 100 thousand poets for change in tutto il mondo, ossia "100 mila poeti per il cambiamento", quindi si potrebbe definire la mia versione la giornata Globale della poesia, perché in anni precedenti abbiamo avuto collegamenti in diretta all'Estero con altri poeti. Negli anni , le location sono diventate come il pubblico ha potuto notare, più raffinate, i finalisti in numero sempre minore e i partecipanti in  un numero sempre più crescente. Questa edizione ha visto 1508 e-mail pervenute, ogni anno si parla sempre di un tema sociale oltre alla beneficenza ad Amici di Fido Roma onlus. Sempre più premi, di qualità, coppe meravigliose, correttezza e trasparenza, nessun obbligo d'acquisto, tutto gratis senza alcuna tassa d'iscrizione. Un giorno in armonia tra le dolci note delle poesie declamate da autori provenienti da tutta Italia che vogliono condividere questa giornata. La giuria qualificata ogni anno decide i finalisti ed i vincitori con una media matematica. Il successo lo ho ricevuto anche all'Estero, infatti nelle ultime due edizioni precedenti abbiamo vinto alla Stanford University, i quali hanno studiato i video e gli scritti dell'evento come fenomeno mediatico. In questa edizione siamo in gara ed incrociamo le dita, sperando in una "tripletta". Al momento la mia edizione è la più riuscita in tutti gli eventi collaterali del mondo e speriamo di restarci ancora un po', data l'anima che ci mettiamo, senza fondi, ma di tasca nostra con sponsor e partner che attribuiscono i premi speciali. L'arte non paga, ma i sorrisi dei finalisti sì, come anche quelli di Amici di Fido Roma onlus al momento della consegna dei proventi. Ogni anno riescono a fare grandi cose in Canile a Vallegrande, con il nostro aiuto e già questo è un grande sprone a continuare per donare una crescente dignità agli ospiti del canile in attesa di una famiglia che li adotti. In questi anni hanno cercato di emularmi, con pessimi risultati, perché quando ci si mette il cuore la differenza si vede. Questo premio è e resterà per sempre gratis, per rispetto ai poeti quelli "veri", ai giudici quelli esperti e a tutto lo staff. I vincitori lo diventano, anche se sconosciuti, per merito della poesia presentata, per il valore della stessa. Sono fiera di poter dire e sottolineare che non viene privilegiato nessuno rispetto ad altri. Solo i meritevoli vincono. Tutti questi aspetti si evincono nell'andamento del concorso ed è per questo che ogni anno vi è molta ambizione per giungere in finale. La vincitrice di questa edizione è stata ricevuta dal sindaco che l'ha insignita di una Benemerenza e molte foto sono apparse di lei con me o col sindaco ed il trofeo in mano. Il fatto di essere riconosciuti sempre più, in ambito nazionale ed internazionale non può far altro che farmi piacere. Questa edizione se c'è stata la dobbiamo al nostro sponsor ufficiale la palestra ASD Natural di Cervinara (AV), che ogni anno mette in palio premi prestigiosi. 

Ecco, abbiamo parlato di Amici di Fido Roma onlus. Sappiamo bene quanto ti stia a cuore questa associazione no-profit e quanto la tua innata sensibilità non venga adoperata solo per creare opere artistiche, ma sia rivolta anche al mondo degli animali. Infatti, molte delle tue attività offrono l’opportunità di migliorare le loro condizioni di vita attraverso l’erogazione di contributi a favore di Amici di Fido Roma. Senz'altro un nobile sentimento oltre che un apprezzato gesto nei confronti dei nostri cuccioli a quattro zampe. Come nasce questa iniziativa e come vengono utilizzati i contributi a loro favore?

Non solo ad Amici di Fido Roma Onlus, per la Giornata Mondiale della poesia con Agnese Monaco i proventi sono interamente destinati a loro. Per quanto riguarda invece i miei libri, il precedente "Metamorfosi" ha donato parte dei proventi della vendita ad Animaliberi Onlus nella persona di Caterina Carlomagno, donna splendida che mi ha aiutato quando il mio cane Calipso stava morendo di osteosarcoma cordoblastico. "Sine Memore" invece ancora in produzione, in promo ed in vendita ha parte dei proventi i n beneficenza all'associazione Mabello di Cervinara (AV). Un motivo in più per acquistare il mio libro, che tu hai già letto e spero ti sia piaciuto almeno quanto le dolci note della critica contemporanea. I contributi per Amici di Fido Roma onlus come si può leggere nell'antologia premio sono documentati e rendicontati nel libro con foto e sulle pagine social. Nel 2017 siamo riusciti a far costruire ad Amici di Fido Roma onlus una nuova area di sgambamento per cani a Vallegrande. Con i proventi del 2018 Amici di fido Roma ha comprato sei piscine per cani da inserire nei recinti e vari giochi. E' bello sfogliando il libro, vedere proprio le foto autorizzate dal canile e dalla onlus dei cani che utilizzano felici questo spazio ed i giochi, oltre alle piscine nei giorni più assolati dove l'estate cocente li rende deboli. Ma come sai non ho solo donato per gli animali, in precedenza ho partecipato a varie antologie benefiche tra cui una per la Lega Filo d'oro ed altre associazioni. Credo fermamente che amare ciò che si faccia è più bello se come risultato si può far del bene ai meno fortunati. Continuate dunque a seguirmi per le prossime esplosive novità, perché non ci si ferma.

Ringrazio di cuore Agnese per la sua gentile disponibilità e  concludo questa piacevole chiacchierata ricordandovi i vari canali sui quali poterla seguire: 

Youtube: https://www.youtube.com/user/OnlyAgnese
Facebook: www.facebook.com/AgneseMonacoOfficial
Instagram :https://www.instagram.com/monacoagnese/  
Sito : http://agnesemonaco.altervista.org




lunedì 14 ottobre 2019

Nuovi editori sotto la lente

PAV Edizioni. Le nuove leve dell'Editoria Italiana
Il panorama editoriale italiano sta diventando ormai sempre più vario e procede a grandi passi verso una continua espansione. Si calcola sulla base di indagini statistiche condotte dagli istituti preposti negli ultimi anni, che in Italia vi siano circa 1.500 (dati relativi al 2016) editori di cui l'86% non pubblica più di 50 titoli l'anno. Il 54,8% sono “piccoli editori” e producono circa 10 opere in un anno e il 31,6% sono “medi editori” che producono in un anno tra 11 e 50 opere. Ci sono poi i grandi editori che corrispondono al 13,6% e che pubblicano complessivamente circa il 76,1% dei titoli in circolazione, cioè più di tre quarti dei titoli sul mercato e producono quasi l’86% delle copie stampate. Un’offerta quasi 14 volte superiore a quella dei piccoli editori per titoli proposti e 31 volte maggiore in termini di copie stampate. Dati che ci fanno capire quanto sia marcata e netta la differenza tra le grandi case editrici rispetto a tutti gli altri. L'editore, riveste un ruolo sicuramente importante nella diffusione e nella pubblicazione delle novità letterarie. Infatti, è prima di tutto una figura creativo-culturale che svolge la propria attività a favore della realizzazione di un oggetto fisico finale, il libro appunto,  che possa essere fruibile all'utenza finale costituita dal lettore. L'opera originale viene valutata attraverso l'esame di esperti del settore e se considerata idonea  corretta, impostata graficamente e stampata, pronta per essere immessa sul mercato a disposizione del lettore. Fatta questa semplice e fondamentale premessa, possiamo dire che il  nostro paese, soprattutto negli ultimi anni, ha visto la nascita di numerose case editrici che attraverso una politica di  gestione investimenti, degli incassi e un'oculata ripartizione dei propri bilanci nel rapporto qualità offerta/costi produzione, ha visto migliorare la propria capacità percettiva in termini di autori e di buona considerazione critica. Una delle ultime nate, che risponde in concreto alle queste ultime valutazioni  è PAV Edizioni.
La PAV Edizioni, acronimo di Pietro Molinaro, Aurora Di Giuseppe e Vincenzo Mazza, rispettivamente presidente, coordinatrice e direttore editoriale, "è una giovane casa editrice, per fortuna in continua crescita, il cui successo sta soprattutto nel far incontrare, raggruppare e organizzare gli appassionati della scrittura e, ovviamente, della lettura. Non usufruisce di contributi privati né pubblici. “Semplicemente” si fonda sulla passione che ci spinge a continuare, alimentando la nostra voglia di non mollare mai.

Questo è ciò che si legge sulla pagina iniziale del loro sito ufficiale.
Aurora Di Giuseppe che come citato coordina l'attività della PAV e che ringrazio per la sua disponibilità, ha risposto ad alcune domande allo scopo di argomentare in maniera più dettagliata il complicato meccanismo e le dinamiche che regolano il mondo dell'editoria:

Aurora, sappiamo bene quanto sia difficile emergere in un campo  dove aumentano gli scrittori, sempre più prolifici e numerosi e calano i lettori, catturati da altre forme di intrattenimento esistenti. Quale coraggio muove chi decide di intraprendere una strada come quella di editare in un mercato saturo e difficile e come nasce l'idea di creare la PAV Edizioni?
È la passione che abbiamo, forse si anche una punta di coraggio, perché ovviamente sappiamo tutti che è difficile sopravvivere in questo mondo editoriale, ma è la passione che abbiamo per i libri che muove il tutto. La PAV Edizioni nasce tre anni fa, principalmente perché stanchi degli innumerevoli no dai grandi editori e per gli innumerevoli si da parte di case editrici a pagamento, che distruggevano così le ideologie che avevamo per i nostri libri. Quindi come autori e, come ripeto, per la passione per la scrittura, con Piero Molinaro e Vincenzo Mazza, ci siamo messi in gioco costruendo così una casa editrice non a pagamento lavorando con determinazione per lanciare scrittori esordienti e non. Il tutto, contornato dalla nostra esperienza e professionalità.

Partecipando come autore con una mia poesia alla presentazione dell'antologia "Bullismo? Non restare in silenzio", nell'ambito della vostra prima convention,  ho avuto modo di conoscere molti dei vostri autori in un ambiente disteso e di grande coesione. Tutti mossi da una brillante voglia di collaborazione e sinergia negli intenti allo scopo di creare un unico grande gruppo che somigli più a una famiglia che a un insieme di autori. Quanto paga la creazione di un clima di forte stima e rispetto reciproco in un gruppo come il vostro? e quali posso essere i segreti per  svilupparlo. Nella stessa circostanza tra l'altro, ho potuto notare una elegante struttura dei volumi e una raffinata linea editoriale complessiva,  che dona sicuramente pregio all'oggetto. Elementi questi a mio parere fondamentali, perché il contenuto è sostanziale, ma se si presenta in un certo modo, ha già scardinato l'interesse del lettore. Adottare questo criterio fa parte di una politica di "scuderia" che tende ad differenziarsi dal resto del mercato? 
Case editrici in Italia sono molte, direi migliaia, sono divise secondo me in tre classi, i grandi colossi, che ovviamente usano carta, grafica e impaginazione di un certo livello. Poi ci sono le case editrici a pagamento o con obbligo acquisto copie, che non stanno molto attenti all'aspetto, non ha importanza se vendono al lettore al di fuori dell’autore, hanno già guadagnato e quindi vanno al risparmio. Poi la terza categoria, ma non ultima, sono le case editrici come la nostra, che curano molti aspetti, tra cui la carta, la grafica e soprattutto il contenuto, ovviamente noi ci teniamo, che l’autore e il lettore quando prendono in mano un nostro libro riconoscano la qualità. Questo è il primo ingrediente che fa avvicinare a noi l’autore, non solo come scrittore a editore, ma soprattutto riconoscendo il nostro voler crescere, quindi di conseguenza si unisce a noi supportando con il suo tempo le nostre iniziative. Poi ho creato dei gruppi dove loro si confrontano.  Creano situazioni e iniziative. Mi capita a volte di chiedere loro aiuto  per alcune presentazioni alle quali non posso essere presente e loro si sentono inseriti del tutto nella nostra piccola realtà. Questo è perché se si crea sinergia si esce sicuramente vincenti.

Pensi che per una giovane casa editrice coma la vostra la distribuzione e la partecipazione alle fiere sia importante per aspirare a collocarsi in un segmento sempre più alto del panorama editoriale?
Sicuramente per quanto riguarda la distribuzione direi proprio di si, una casa editrice senza distributore non ha lunga vita, già così a volte ci sono degli scherzetti che molti store ti fanno solo perché siamo ancora piccole realtà, se non c’è distribuzione non ti prendono proprio in considerazione. Per le  fiere invece dico che non sono essenziali, Almeno non quelle grandi, come Torino, Roma o Francoforte.  Li sono gli editori che fanno vetrina per prendere autori, specialmente le case editrici a pagamento. Solo loro possono permettersi prezzi così elevati per poter partecipare. Ma le piccole fiere, specialmente quelle create appositamente per far avvicinare il lettore all’autore, quelle si, vale la pena impegnarsi ad andare.

Un po' ovunque nell'ambito di discussioni a tema, viene affrontato l'argomento case editrici a pagamento. Come PAV edizioni, rimarcate spesso il concetto di appartenenza alle case editrici non a pagamento. Naturale pensare che quando non si riceve un introito in denaro per pubblicare, la selezione  debba essere accurata e rigorosa perché comunque, pur sempre di un investimento sull'opera e sull'autore si tratta. Trovi che questa sia una buona soluzione per la giusta valorizzazione delle opere che sono sottoposte a valutazione e che poi andranno a essere pubblicate? 
Noi della PAV facciamo selezione, leggiamo tutti i libri che arrivano in redazione, ma in primis quello che guardiamo è l’emozione che il testo ci trasmette, non siamo molto critici sulla scrittura, quest’ultima si può perfezionare, la grammatica si corregge, i refusi si tolgono. È per questo che esistono i correttori di bozze all’interno delle case editrice. Molti grandi scrittori, una volta buttate giù le proprie idee hanno avuto poi necessità di editor che hanno poi prodotto un capolavoro. Ma se l’emozione non c’è non si può perfezionare. Io dico sempre che il lettore vuole emozionarsi e appassionarsi dietro le pagine di un libro, un poeta o uno scrittore invece va alla ricerca di errori quando legge un libro, così è libero di criticare. Ovviamente tutto questo fa si che l’investimento su un autore sia molto elevato, ma poi ci ricompensano i complimenti dei lettori e degli autori stessi.

Insomma, la PAV Edizioni ha tutta l'intenzione di crescere e farsi largo attraverso  non solo opere di qualità ben valutate e selezionate, ma anche e soprattutto perché ha creato e riesce a gestire un entusiasmo comune che coinvolge ogni componente: dagli autori agli addetti ai lavori.




mercoledì 2 ottobre 2019

Si parla di me

A cura di "Leggere a Colori".
Vinicio Salvatore Di Crescenzo è l’autore della raccolta Segreti Svelati edita da ArteMuse Editrice, una silloge dove sentimenti come nostalgia, amore e amicizia, legati a natura, vita quotidiana e impressioni sul passato, vengono affrontati e descritti dal poeta che scava nei propri ricordi in un contesto dal sapore antico e primordiale...
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A cura di: "Le Mezzelane Casa Editrice".
A colloquio con… Vinicio Salvatore Di Crescenzo
Secondo appuntamento con la rubrica "A colloquio con...". Oggi un poeta che si è prestato a rispondere a tutte le domande sul gruppo Facebook "Lettori di Le Mezzelane".
Vinicio Salvatore Di Crescenzo nasce a Fondi (LT) nel 1961...
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A cura di "Scritto Io".
Cari Lettori, oggi vi proponiamo la nostra intervista allo scrittore Vinicio Salvatore Di Crescenzo.

Ciao Vinicio Salvatore, da dove vieni e cosa fai nella vita?
Sono nato in una località nella quale la natura ha voluto sbizzarrirsi, concentrando quanto di più bello sa creare, e per giunta in un piccolo e ristretto territorio ...


A cura di "Mindspot".
L'intervista del direttore: Vinicio Salvatore Di Crescenzo
da Mindspot
Perché hai cominciato a scrivere poesia?
Si comincia a scrivere quando si percepisce il bisogno di raccontare, descrivere o rendere indelebile nell’immediato uno stato d’animo altrimenti irripetibile, che sia poi per se stessi o per chi legge non ha importanza, necessario è, dare sfogo alla propria natura espressiva in qualche modo...

A cura di "Scintille d'anima".
VitaInVersi  - incontro con Vinicio Salvatore Di Crescenzo, poeta.
Il Salotto di Scintille oggi ospita un poeta che ha già all'attivo varie sillogi: qui con noi VINICIO SALVATORE DI CRESCENZO che, in quest’intervista, ci racconterà molto di sé e della sua produzione letteraria.
Pronti per l’aperibook, il consueto aperitivo letterario del blog di Scintille?...
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A cura di "Bla Bla Book"
Buongiorno amici lettori,
quest’oggi risponde alle nostre domande a bruciapelo il poeta Vinicio Salvatore Di Crescenzo, autore della silloge “Assoli” edita per Le Mezzelane Casa Editrice.
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Articolo da "Il Punto News" del 20/09/2019
L’ultima raccolta poetica proposta da Vinicio Salvatore Di Crescenzo. La silloge, della cui prefazione si è occupato Gianni Maritati, ha già riscosso un ottimo successo da parte della critica e dei lettori.
A disposizione degli appassionati del genere e disponibile già da qualche mese.

Parlo di “Vernice Damar”, quinta silloge poetica dell’autore, la cui pubblicazione è stata curata  dalla casa editrice “Ensemble Edizioni” nel marzo 2019 e di cui rilascio una recensione per chi non la conoscesse ancora.
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Articolo da "Il Tempo" del 13 maggio 2019 pag. 22



















Articolo da "Avvenire" del 10 ottobre 2019 pag.25



















A cura di Maria Teresa De Donato 6 luglio 2020
I socials sono una grande opportunità ai nostri giorni, soprattutto quando utilizzati onestamente, con uno spirito di empatia, solidarietà umana e condivisione.

A cura di "liberileggendo.it" sito dedicato ai libri
Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo della raccolta di poesie "Triticum" - Contrappunti leggeri e condivise armonie tra le spighe di grano e le ardite passioni, di Vinicio Salvatore Di Crescenzo, edito dalla casa editrice PAV Edizioni. 

A cura di "Radio Erre", la radio che parla e fa parlare.
Vinicio Salvatore Di Crescenzo è l'autore di "Triticum", la sua nuova silloge poetica edita da Pav Edizioni. L'autore compie un percorso metaforico attraverso la poesia.

A cura di "writerofficina.com".
Writerofficina.com inserisce "Triticum" all'interno della sua prestigiosa biblioteca.

A cura di Maria Cristina Buoso 9 gennaio 2021
Ciao, oggi ci metteremo comodi a bere la nostra tisana in compagnia di un poeta e divulgatore di immagini attraverso le parole.

A cura del Blog "Rosa Shoking" del 22 ottobre 2021
La poesia di Vinicio Salvatore Di Crescenzo, la dolce melodia delle parole in numerose raccolte dell'autore

A cura di Wwwitalia del 13 febbraio 2022
Abbiamo sentito Vinicio Salvatore Di Crescenzo, autore di una bellissima raccolta poetica, che abbiamo scoperto nascondere un mondo di riflessioni, il quale gentilmente ha risposto alle nostre domande:

A cura di Elenia Stefani www.eleniastefani.com
Buongiorno cari lettori, mi trovo nelle langhe e stamani la nebbia mi ha impeditodi andare a correre, però, dopo un allenamento in camera mi sono ricongiunta ai miei amori mentre mi dedicavo a questa nuova raccolta poetica di Vinicio Salvatore Di Crescenzo

A cura di Anna Rizzello "dal n. 431 del 21 maggio 2022 di "Prisma"
Poeta provetto Vinicio Salvatore Di Crescenzo! Anche con questo suo libro di poesie "Vimini freschi" rivela la tutta la sua sensibilità e custidusce il vivere e la vita insieme alla natura e ai ricordi...

A cura del blog "Rosa Shoking" dell'8 giugno 2022
Con “Vimini freschi”, Vinicio Salvatore Di Crescenzo si apre a un nuovo percorso lungo il cammino dell’esistenza...

"Bullismo? Non restare in silenzio". La nuova antologia edita da PAV Edizioni

Sarà presentata a Roma il prossimo 5 ottobre alle ore 1930, presso l’antica stamperia Rubattino l’antologia “Bullismo? Non restare in silenzio”,nata da un’idea della giovane casa editrice “Pav Edizioni” di Roma.
Si terrà a Roma, il prossimo 5 ottobre 2019 dalle ore 19,30 la presentazione del volume dal titolo “Bullismo? Non restare il silenzio”. Il volume è il risultato finale di un concorso indetto dalla PAV Edizioni, giovane casa editrice con Pietro Molinaro alla presidenza, Aurora di Giuseppe e Vincenzo Mazza rispettivamente coordinatrice e direttore editoriale, proprio sul fenomeno del bullismo e contiene 12 racconti a tema, creati da altrettanti autori selezionati attraverso una valutazione dei loro elaborati da parte di un'apposita giuria. Gli autori prescelti, i cui racconti sono stati selezionati per la creazione dell’antologia sono: Roberta Venturini, Annamaria Arvia e Patrizia Macario, vincitrici del concorso e posizionatesi rispettivamente ai primi tre posti. Seguono Maria Bruzzese, Consuelo Consoli,  Franca D’Accriscio, Alessandro Guani, Anna Paola Pascali, Francesca De Angelis, Diana Sinigaglia e infine Emma Allamandri e  Barbara Gabriella Renzi.
Un contributo letterario fuori concorso è stato fornito anche da Vincenzo Mazza e Simonetta Paroletti che hanno voluto arricchire il volume con i rispettivi racconti. Significativa infine anche la presenza di una poesia, che tocca il fenomeno attraverso una diversa forma espressiva  e che il poeta Vinicio Salvatore Di Crescenzo ha messo a disposizione della casa editrice a completamento di una lavoro collettivo dai molteplici significati sociali e culturali.
All'evento, sarà presente il del Dott. Emanuele Capone, psicologo e curatore della prefazione, unitamente ad  Antonella Carpentieri, educatrice e consulente psicogenealogica. Da rimarcare come l’iniziativa di istituire un concorso letterario che tratti un tema spinoso e importante come quello del bullismo nelle sue varie forme sia un gesto assolutamente apprezzabile, soprattutto se finalizzato a focalizzare efficaci soluzioni affinché se ne riducano il numero di casi. Inoltre, tali progetti, si pongono l’obiettivo di sensibilizzare l’attenzione delle istituzioni e degli “addetti ai lavori”, allo scopo di rammentare quanto questo fenomeno, così complesso, ma allo stesso tempo delicato sia cresciuto negli ultimi anni, soprattutto tra i ragazzi compresi nella fascia d’età dagli 11 ai 13 anni. Coinvolgere i nostri ragazzi nella riflessione, ma soprattutto le famiglie a interrogarsi su questo fenomeno con la dovuta attenzione anche attraverso la scrittura, significa agevolare un recupero e una regressione di quegli stati di disagio o di eccessiva esuberanza, che spingono tanti adolescenti ad adottare  condotte di questo tipo. Ben vengano quindi manifestazioni di questo genere, dove la parola d’ordine è riflessione e cultura.