La “Porta Vetrata”, opera di fede e d’amore, è stata donata dal popolo pigliese e dai devoti del Beato Andrea Conti.
Nella parte alta è raffigurato Gesù Glorioso con le braccia aperte, tese per abbracciare il mondo con tutta la sua umanità e con tutta la sua solenne divinità, contornato da due angeli in posizione orante e dal suo corpo, su cui sono visibili i segni della passione, scendono fasci luminosi ad irradiare le figure del beato Andrea Conti e di san Lorenzo martire (patrono di Piglio), poste sulle due parti basse, una a destra e una a sinistra della Vetrata centrale.
Dalla vetrata si accede nella chiesa: l’espressione ed il gesto del braccio delle due figure invitano ad andare verso Gesù, fonte della vita. La luminosità, le appropriate sfumature di colore e l’espressività di sguardi e di gesti rendono veramente bella quest’opera.
Nella parte alta dell’entrata, superiore all’organo, si trova una finestra, visibile solo dall’altare maggiore.
L’effetto, assolutamente suggestivo e pieno di significato, è visibile osservando il quadro di Gesù solo dal centro dell’edificio, sotto la cupola.
Chissà se il progettista ha immaginato questa coincidenza: il quadro del Gesù Misericordioso, in fin dei conti, è stato posto sulla porta della sagrestia subito dopo che papa San Giovanni Paolo II ha istituito la festa della Divina Misericordia e la posa è quindi anteriore alla realizzazione delle due vetrate in questione.
Eppure, entrando in chiesa e percorrendo pochi passi verso il centro, lo sguardo è attratto dalla zona presbiteriale, bianca e luminosa, mentre solo spostandolo verso sinistra si nota la splendida colomba quasi uscire dal quadro che la rifrange, in grande bellezza, direttamente dall’immagine di Gesù.
Giorgio Alessandro Pacetti

