lunedì 6 ottobre 2025

Lucilla Minori e il suo "Il FIATO DELLE COSE NON DETTE"

Come riconosciuto dallo straripante popolo dei poeti ormai insistente in questo XXI secolo, ma anche da gran parte dei lettori che per passione si dedicano a questo raffinato genere letterario quale strumento principe di raccoglimento interiore, la poesia è, per antonomasia, l’espressione letteraria che meglio sposa umore, stato d’animo e risposta emozionale in relazione ai fatti della vita e alla convivenza con la natura: non solo intesa come elemento del creato, ma anche e soprattutto quale insieme di qualità e predisposizioni innate dell’essere vivente.

Se da un lato, come affermava Jorge Louis Borges “Ogni poesia è misteriosa e nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere”, dall’altro, troviamo componimenti che invece, pur desiderando di rimanere nel limbo dell’ambiguità, fanno decantare pensieri e parole fino a farsi mature voci di un concetto ben preciso, univoco e riparatore in qualche caso, laddove cicatrici hanno bisogno di sananti considerazioni riparatorie.

Un esempio classico su quanto enunciato ce lo propone Lucilla Minori, palianese, con la sua prima raccolta poetica edita da DialoghiEdizioni “Il fiato delle cose non dette”, una sorta di percorso in quattro parti i cui temi: Essenza, Frammenti, Ombre e Silenzi, si intrecciano e distribuiscono, misurandone l’intensità, una forza invisibile ma profondamente efficace, quella del pensiero. Un pensiero non inteso solo come semplice espressione di un'anima malinconica e rassegnata ma al contrario, carico di suggestive interpretazioni tese a sminuire, se non addirittura annullare ciò che emotivamente rappresenta un pericolo per una stabilità  morale e psicologica. 

Lucilla racconta il suo mondo e le sue riflessioni, in relazione allo spazio che divide realtà, luoghi comuni, sogni non realizzati e sogni da raggiungere per poterli vivere, anche inconsciamente. La sua poesia non si perde nella ricerca dell’effetto, nel conturbante gioco delle frasi scintillanti, bensì, espone un pensiero limpido che si dichiara puro sin da subito e privo di artificio a effetto per giungere al cuore di chi legge intatto e immune da qualsiasi corruzione esterna.

L'autrice, eleva con passione e sentimento il ruolo femminile ponendolo al di sopra di ogni pregiudizio in un mondo che oggi, molto più di ieri, soffre nel riconoscerne virtù e sacrificio, e lo fa mediando con la sua coscienza, quella coscienza – ormai comune - che oggi più di ieri sa però rispondere e contrastare, osservare e difendersi anche attraverso la poesia.

Un libro da leggere affinché l'accordo tra sentimento e arte letteraria possa trasmettere spunti di  riflessione, offrire argomenti sui quali meditare e soprattutto riconoscere nella poesia il suo legame con l'intimità comune, e per fortuna, spesso condivisa.

  • Autrice: Lucilla Minori, nata ad Anagni (FR) nel 1987 e attualmente vive a Paliano (FR). Ha conseguito due lauree, in Lingue orientali e in Lettere. Ha collaborato attivamente con scuole e istituzioni in progetti di mediazione culturale, promuovendo il dialogo interculturale. Il fiato delle cose non dette è la sua prima pubblicazione
  • Titolo: Il fiato delle cose non dette
  • Editore: Dialoghi
  • ISBN: 978-88-9279-595-2

domenica 5 ottobre 2025

Piglio forever

Sabato 4 ottobre 2025, nell’incantevole cornice della Sagra dell’Uva che è giunta alla sua 51ma edizione, si è rinnovato il gemellaggio tra le città di Piglio e di Primosten (Croazia) presso una gremita sala consiliare, gemellaggio ideato dalla giunta Nazzareno Gabrieli, realizzato dalla giunta Tommaso Cittadini e che ha avuto seguito con la giunta di Mario Felli, attuale sindaco di Piglio.

Primosten è la città croata turistica più grande che si incontra lungo la strada che collega Sibenik a Trogir ed è considerata una delle più belle località balneari dell’Adriatico. Primosten è costituita da due verdeggianti penisole gemelle che si protendono nel mare cristallino come due piccole isole, unite alla costa da due sottili strisce di terra: la prima ospita l’antico borgo, la seconda le strutture alberghiere.

Il gemellaggio, nato con finalità culturali ed economiche, è animato da ideali di fraternità tra popoli di diverse nazionalità ed ha un valore di notevole importanza in un attuale, quanto drammatico, scenario di guerra che coinvolge numerosi Paesi, così come affermato dal Sindaco del Piglio, Mario Felli, durante il discorso di formale apertura della cerimonia.

 Il nutrito gruppo di cittadini di Primosten, con a capo il suo primo cittadino Sig. Stipe Petrina, è stato accolto festosamente dalle autorità e dalla popolazione pigliese e con reciproci scambi di doni tra i quali spicca, per tematiche culturali, la Collana Pilensis, opera prodotta e realizzata dallo storico locale Giorgio Alessandro Pacetti, costituita da 450 pagine raccolte in dieci fascicoli, nata per descrivere l’identità storica e culturale della città di Piglio. Opera di grande importanza che raccoglie le storie di personaggi rilevanti nati e/o vissuti a Piglio, che traccia il percorso storico-culturale della città con una particolareggiata descrizione dei monumenti ecclesiastici e delle opere ivi presenti.

 Al termine della cerimonia, la delegazione croata ha potuto visitare il borgo antico di Piglio, tra cui il castello medievale colonna del X secolo, grazie al prezioso contributo della scrittrice Martina Pirosini.

Agli invitati è stato offerta polenta e salsiccia nonché dolci locali della tradizione pigliese presso i locali della Sala Polivalente annessa al Centro Sociale Anziani i cui soci si sono impegnati con viva dedizione alla preparazione e alla somministrazione delle portate in un’agape fraterna accompagnata da canti e balli tra pigliesi e Croati.

 A margine dell’incontro le delegazioni hanno concordato di avviare un progetto di scambio culturale tra studenti meritevoli che avranno la reciproca possibilità di essere ospitati da famiglie residenti nelle città di Primoster e Piglio. Inoltre una delegazione pigliese sarà attesa nella primavera del prossimo anno dalla città di Primosten ove saranno avviati soggiorni estivi e progetti di reciproca accoglienza rinsaldando una unione tra il mare (Primosten) e la montagna (Piglio). 

Giorgio Alessandro Pacetti

martedì 30 settembre 2025

PIGLIO: La Collana Pilensis illumina il futuro

Nei giorni scorsi, presso la sala Consiliare del Comune di Piglio è stata proiettata in anteprima la “Collana Pilensis” del giornalista pubblicista e cultore di storia locale Giorgio Alessandro Pacetti alla presenza del sindaco avv. Mario Felli, dell’assessore alla cultura e alla pubblica Istruzione Lucia Ceccaroni, del presidente della Proloco Maurizio Ceccaroni e del consigliere comunale con delega agli eventi Marco Mapponi.

La “Collana Pilensis”, composta da 10 fascicoli, con la prefazione di Vinicio Salvatore Di Crescenzo e di don Marcello Coretti ex parroco di Piglio (2000-2009) e con la presentazione del sindaco Mario Felli e dell’assessore Lucia Ceccaroni. è una guida turistica alla visita del Borgo di Piglio per fare conoscere:

- il castello in cima alla collina, le chiese, i conventi, i santi, beati e venerabili, i gemellaggi, i personaggi storici, le pestilenze, i bombardamenti e le alluvioni;
- una Collana di ambientazione e ricostruzione con scopi didattici, di tutela, di conoscenza del Borgo e, perché no, di tempo libero.

L’iniziativa, altamente culturale, rientra nelle manifestazioni che la civica Amministrazione ha messo in programma per la Sagra dell’uva 2025.

La Collana Pilensis verrà proiettata successivamente nella sala Catering dell’Istituto comprensivo Ottaviano Bottini di Piglio e nella sala Polivalente - Centro Sociale Anziani. Due appuntamenti di alto spessore culturale e scientifico, assolutamente da non perdere.

Qui, è possibile fruire del documentario dedicato a Piglio e alle sue bellezze, realizzato da Multimedia Art Projects - ArtHeraTV. 

Giorgio Alessandro Pacetti