La ridente cittadina di Piglio, scelta negli anni passati da Monicelli per girare il film “Brancaleone alle Crociate”, da Alberto Sordi per il film “Anastasia mia sorella”, da Marcello Conte per un cortometraggio prodotto da Raffella Gresele e Marco Sili intitolato “Pentito”, da Carlo Picone nella rubrica “C’è da salvare” della televisione Italiana TG2 l’una, da Osvaldo Bevilacqua per la Rubrica “Sereno Variabile” e da Raffaele Marallo con “SimboliKa”, è salita alla ribalta con il film documentario realizzato dall’equipe televisiva ArtHera che ha immortalato in parte storia, arte e tradizioni di Piglio.
La ciociaria terra di antiche e nobili tradizioni è senz’altro ricca di meravigliosi e preziosi tesori artistici, oltre alle città d’arte per eccellenza della nostra provincia quali, Anagni, Ferentino, Alatri e Veroli è disseminata di piccoli centri, antichi Borghi aventi ciascuno scorci di bellezze naturali vestigia antiche usi e costumi caratteristici degni di note e rilevanza.
I telespettatori, alla presenza del sindaco avv. Mario Felli, dell’assessore alla Cultura Lucia Ceccaroni, della rappresentante del Comitato Estate Piglio 2025 Nicoletta Meloni e al Consigliere Claudio Alessandri , hanno visto in parte le potenzialità di Piglio un profilo storico artistico culturale con la proiezione del film documentario “I Gioielli di Piglio”, della durata di 41 minuti, stando comodamente seduti in Piazza G. Marconi, già Piazza XX Settembre.
I telespettatori hanno visto i luoghi simbolo di Piglio: il Convento di San Lorenzo, oasi di pace che regala una vista impareggiabile sulle colline; il maestoso Castello Medievale, custode di secoli di storia; la Collegiata di Santa Maria Assunta, scrigno di preziose opere d’arte sacra.
Il documentario ha raccontato anche momenti di intensa partecipazione popolare, come la suggestiva Processione della Madonna delle Rose del 9 giugno 2025 e percorsi di spiritualità come il Cammino Meditativo di San Giovanni Paolo II.
La proiezione del documentario è stata l’occasione per i cittadini e i visitatori di riscoprire, attraverso le immagini, il valore e la bellezza di un territorio ricco di storia, fede e tradizioni-
Giorgio Alessandro Pacetti