giovedì 30 ottobre 2025

Vinicio Salvatore Di Crescenzo


 

La via alla foce


Se bruma dona stilla e irrora curve fronde

resta casta la sterrata via dal guazzare soffocata.

 

Di siffatto dolo si vanta la palude.

Vestita d’ombra manigolda

ruba luce a cupe cavità segrete.

 

E dove a raggio

s’apre il suono di tondi mulinelli,

canta lo stormire di fogliame nuovo.

Germoglia schietto il ghermire di radici

sulla pietra dal velluto vivo.

 

Se torna pioggia di stagione

la lunga scia di fango e fiume

è sentiero nuovo per la foce.


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