sabato 30 agosto 2025

Martufello ad "ArtisticaMente" di ArtHeraTV

Non sempre alcune sicurezze, trovano un oggettivo riscontro nella realtà. Talvolta infatti, si ha la chiara idea che qualcuno o qualcosa corrisponda esattamente a ciò che abbiamo da sempre impresso nella nostra mente, vuoi a causa di una ciclica realizzazione con la quale si presenta, vuoi per assimilazione mentale passiva, ma non sempre è così.  

A supporto di questa teoria chiamo in causa, la mia ultima esperienza vissuta con “ArtHeraTV” di cui sono Direttore Artistico e conduttore tv, nell’ultima registrazione di “Artisticamente”, programma dedicato agli artisti di qualsiasi disciplina. Ebbene, in questa circostanza, ho avuto conferma di quanto enunciato proprio intervistando un personaggio che mi sta molto a cuore, un personaggio che per decenni ha allietato le nostre serate e soprattutto il nostro bisogno di evasione dalla quotidianità trovandolo - nella realtà - assai diverso a come  per decenni lo avevo immaginato lontano dalle camere.

Tutto nasce nel momento in cui organizzo una piacevole intervista al grande Martufello, registrata in una calda serata d’agosto presso la ResidenzaCampoli, in via Campoli a Itri dove stava per dare inizio a una delle sue tantissime serata di spettacolo all’interno di un tour che lo ha portato in giro in lungo e largo per l’Italia. Invitato dal sottoscritto qualche settimana prima a partecipare al nostro programma il cabarettista attore, umorista e showman setino, mostrando grande sensibilità ha accettato il nostro invito sebbene non conoscesse minimamente la nostra WebTV, e questo ci introduce già nel cuore nell'animo nobile dell'artista.

Che dire, esperienza da ricordare perché davanti a me non si è presentato un attore come tanti ma un uomo di grande carisma, un artista completo che ha mostrato, in poche battute, tutta la qualità posseduta e frutto di 50 anni di attività tra televisione, teatro, cinema e tanto altro.

Una breve conversazione, senza preamboli, senza preparazione, preventiva consultazione o finiture inutili, che ha steso un piacevole velo di vera armonia all’incontro. Gli esordi, il Bagaglino, le varie collaborazioni e le esperienza nel cinema e nella televisione hanno forgiato quell’animo goliardico, ironico ma anche riflessivo e sensibile al tempo stesso, di un uomo che si è costruito col sacrificio e con la passione per il proprio lavoro.

Ma il bello arriva dopo. Rimasto con la mia troupe a seguire la serata di spettacolo, e dopo aver gustato le prelibatezze di questo meraviglioso ristorante i cui locali trasudano natura e profumo di mare, abbiamo potuto assistere a una delle performance più complete dal punto di vista delle tematiche offerte e assai ricca in relazione alle molteplici esilaranti situazioni narrate davanti a un pubblico entusiasta.

Martufello non è solo un accordo tra sorriso e serenità, tra spettacolo e genialità, oppure semplicemente tra pubblico e artista. Lui è molto di più: dall’ironia che lo caratterizza da sempre nei confronti dei fatti della vita all’approdo verso temi sociali di grande importanza quali il femminicidio ad esempio; dalla pura e semplice spassosa barzelletta, impreziosita da quel suo linguaggio il quale è ormai marchio di fabbrica nella sua comicità, ai ricordi famigliari narrati con la destrezza che solo un uomo che ha vissuto il mondo all’interno dei suoi anni può esprimere con tale accattivante simpatia e semplicità.

Ma non è tutto, Martufello ha declamato versi di profonda intensità allorché guidati da forte sentimento emozionale nei confronti di genitori, di nonni e di nonne esaltando il loro essere importante risorsa in seno alla famiglia, gioiello da preservare e da conservare nei ricordi di ognuno abbia vissuto la famiglia come l’ha vissuta lui.

Uno spettacolo che pone l’uomo al centro e l’arte a cornice nell’opera sublime che solo chi è partito dal nulla, costruendosi giorno dopo giorno, anno dopo anno può raccontare.

Complimenti veri a Martufello, personaggio all’interno del quale pulsa un cuore specchio di un’epoca, di un’arte nel senso più alto e nobile, tale da costringere ogni spettatore, tra una risata e l’altra, a sopportare a volte - piacevolmente intendiamoci - anche brividi che sanno far vibrare d’emozione, e ciò non è da tutti.

A breve l'intervista sui nostri canali social :

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mercoledì 20 agosto 2025

PIGLIO I tesori di Piglio proiettati in un film documentario in Piazza G. Marconi

La ridente cittadina  di Piglio, scelta negli anni passati da Monicelli per girare il film “Brancaleone alle Crociate”, da Alberto Sordi per il film “Anastasia mia sorella”, da Marcello Conte per un cortometraggio prodotto da Raffella Gresele e Marco Sili intitolato “Pentito”, da Carlo Picone nella rubrica “C’è da salvare” della televisione Italiana TG2 l’una, da Osvaldo Bevilacqua per la Rubrica “Sereno Variabile” e da Raffaele Marallo con “SimboliKa”, è salita alla ribalta con il film documentario realizzato dall’equipe televisiva ArtHera che ha immortalato in parte storia, arte e tradizioni di Piglio.

La ciociaria terra di antiche e nobili tradizioni è senz’altro ricca di meravigliosi e preziosi tesori artistici, oltre alle città d’arte per eccellenza della nostra provincia quali, Anagni, Ferentino, Alatri e Veroli è disseminata di piccoli centri, antichi Borghi aventi ciascuno scorci di bellezze naturali vestigia antiche usi e costumi caratteristici degni di note e rilevanza.

I telespettatori, alla presenza del sindaco avv. Mario Felli, dell’assessore alla Cultura Lucia Ceccaroni, della rappresentante del Comitato Estate Piglio 2025 Nicoletta Meloni  e  al Consigliere Claudio Alessandri ,  hanno visto in parte le potenzialità di Piglio un profilo storico artistico culturale con la proiezione del film documentario “I Gioielli di Piglio”, della durata di 41 minuti, stando comodamente seduti in Piazza G. Marconi, già Piazza XX Settembre.

Il film documentario porta la firma dell’equipe televisiva ArtHera, guidata da Vinicio Salvatore Di Crescenzo, con il regista Rossano Surpi e il cameraman e pilota di droni Massimo Tornesi insieme allo storico locale Giorgio Alessandro Pacetti, che ha contribuito a mettere in risalto le ricchezze culturali e architettoniche del paese.

I telespettatori hanno visto i luoghi simbolo di Piglio:   il Convento di San Lorenzo, oasi di pace che regala una vista impareggiabile sulle colline; il maestoso Castello Medievale, custode di secoli di storia; la Collegiata di Santa Maria Assunta, scrigno di preziose opere d’arte sacra.

Il documentario ha raccontato anche momenti di intensa partecipazione popolare, come la suggestiva Processione della Madonna delle Rose del 9 giugno 2025 e percorsi di spiritualità come il Cammino Meditativo di San Giovanni Paolo II.

Oltre ai monumenti e ai luoghi di culto, i telespettatori  hanno visto scorci pittoreschi del centro storico, con le sue stradine acciottolate e le architetture che affondano le radici nell’anno Mille. Ogni inquadratura ha offerto al pubblico uno spaccato autentico della vita in uno dei borghi più affascinanti dell’Italia centrale, dove il tempo sembra essersi fermato. 

La proiezione del documentario è stata l’occasione per i cittadini e i visitatori di riscoprire, attraverso le immagini, il valore e la bellezza di un territorio ricco di storia, fede e tradizioni-

Giorgio Alessandro Pacetti

giovedì 14 agosto 2025

VIVILA - 23/24/30/31 Agosto e 6/7 Settembre - Scopri e riscopri la Città di Fondi attraverso l'Arte

Ricevo e diffondo con piacere il seguente comunicato stampa, attraverso cui si dà ufficiale avvio alla compagna promozionale di un evento che vede artisti e città di Fondi protagonisti assoluti in uno dei progetti più ambiziosi mai proposto denominato "VIVILA". 
Nella giornata inaugurale del 23 agosto, tra gli artisti di ogni disciplina impegnati in questo grande lavoro di squadra ci sarò anch'io, onorato peraltro, di essere stato inserito in questa kermesse  che intende valorizzare la città di Fondi, con i suoi monumenti, la sua storia e le sue tradizioni, attraverso la "voce" degli artisti fondani - e sono tanti - chiamati a dare il loro contributo con la propria arte:

"Sei passeggiate notturne nel Centro Storico di Fondi. Oltre settanta artisti pronti a farti innamorare. Non prendere impegni. Certe “storie” vanno vissute tutte d’un fiato" recita uno dei messaggi che l'Associazione Il Quadrato Fondi - APS sta diffondendo per promuovere l'iniziativa "Vivila". Ed è questo il succo di un Progetto ambizioso e partecipativo, che gode del Patrocinio del Comune, che prenderà il via nelle prossime settimane per concludersi nel mese di Settembre, nel cuore della Città. 

"Vivila" è un format dedicato alla nostra terra, ad una Città che potrai ascoltare, che potrai toccare, che potrai guardare, che potrai gustare, che potrai sognare e che, soprattutto, dovrai difendere. Ogni singola serata, infatti, è caratterizzata da un titolo, più che altro un'esortazione. Ed attorno a quell'invito gli artisti coinvolti presenteranno il loro talento a chi sceglierà di passeggiare insieme a noi negli angoli più affascinanti e nascosti del Centro Storico. Poesia, letteratura, musica, danza, pittura, fotografia, teatro, cinema, artigianato, scultura, archeologia, disegno, riciclo e riuso. Creatività e talento, giovani e meno giovani, più di settanta artisti della Città e del comprensorio si ritroveranno tra i vicoli, nelle piazzette. Lo stupore, la curiosità, la sorpresa, il luogo insolito, l’Arte e la Bellezza. Gli ingredienti di "Vivila" sono questi. Perché chi si affiderà a noi in queste passeggiate notturne sà solo che saranno "interrotte" da performance artistiche, non conosce il luogo, l'artista, il momento. E per questo motivo il tutto assumerà il senso di una continua scoperta e riscoperta.

"Passeggiare di notte nel Centro Storico della Città non è mai stato così sorprendente" hanno assicurato gli organizzatori durante l'Aperitivo di Presentazione della manifestazione tenutosi nei giorni scorsi presso Bella Roma. E ringraziano l'artista Pretta Fiore che ha curato la scelta delle tonalità di colore che accompagnano ogni serata. Una rete di artisti e Associazioni, infatti, si rafforza in occasioni così partecipate e condivise, e diventa naturale creare collaborazioni e dare vita ad altri progetti culturali.

"Ascoltala" Sabato 23 Agosto, "Toccala" Domenica 24 Agosto, "Guardala" Sabato 30 Agosto, "Gustala" Domenica 31 Agosto, "Sognala" Sabato 6 Settembre, "Difendila" Domenica 7 Settembre, sempre con ritrovo alle ore 21,30 nel piazzale della Giudea. Questo è il Calendario di "Vivila". Che prevede un ticket di partecipazione di €5 per ogni singola serata, con la possibilità di acquistare un Abbonamento completo a soli €20. Il Ticket permetterà di usufruire di alcune offerte speciali e sconti, presso attività commerciali partner del Progetto. E per chi volesse ci sarà anche la possibilità di cenare presso l'Antipapa, uno dei locali del Centro Storico che supporta l'iniziativa: ogni serata la Cucina dell'Antipapa delizierà il nostro palato con un primo piatto a tema ed un calice di vino al simbolico prezzo di €10.

Per informazioni e prenotazioni: vivilafondi@gmail.com

Associazione IL QUADRATO FONDI - APS

lunedì 11 agosto 2025

I gioielli di Piglio (FR) in un film documentario

Gli amanti dell'arte e della storia di Piglio potranno godere delle bellezze di questo borgo attraverso le immagini che verranno proiettate in Piazza Guglielmo Maroni sabato 16 agosto 2025 ore 21,00 da ArtHeraTV.

Piglio, un incantevole borgo medievale situato nel cuore della Ciociaria, è recentemente salito alla ribalta grazie all'equipe televisiva ArtHeraTV, guidata da Vinicio Salvatore Di Crescenzo, con al seguito il regista Rossano Surpi ed il cameraman e pilota di droni Massimo Tornesi.

Accompagnati dallo storico locale Giorgio Alessandro Pacetti la troupe ha messo in luce alcune delle meraviglie storiche e culturali di questo affascinante paese.

Durante le riprese, l'equipe ha esplorato molti luoghi di interesse che riflettono la ricca storia di Piglio:

  • Il convento di San Lorenzo: Un luogo di pace e spiritualità che offre una vista mozzafiato sui paesaggi circostanti.

  • Il castello Medievale: Una fortezza che racconta secoli di storia e che domina il panorama con la sua imponenza.

  • La collegiata Santa Maria Assunta: Una chiesa che custodisce tesori d'arte sacra, simbolo della devozione locale.

  • La processione della Madonna delle Rose del 9 giugno 2025.
  • Il cammino Meditativo di San Giovanni Paolo II: Un percorso spirituale che invita alla riflessione e alla contemplazione.

  • Il Santuario della Madonna del Monte: Un luogo di pellegrinaggio che attira fedeli e visitatori per la sua bellezza e serenità.

La troupe televisiva ha anche catturato alcuni scorci del centro storico di Piglio, un luogo che affonda le sue radici nell'anno mille. Le strade  acciottolate e le antiche architetture raccontano storie di un passato ricco e affascinante, offrendo uno sguardo unico sulla vita nel cuore dell'Italia centrale.

Giorgio Alessandro Pacetti


giovedì 7 agosto 2025

Ben-Hur agli Altipiani di Arcinazzo

Ben-Hur agli Altipiani di Arcinazzo quando Hollywood trasformò gli splendidi pratoni nel set del kolossal del 1958. La testimonianza di Giorgio Alessandro Pacetti che ad anagnia.com racconta le riprese del capolavoro di William Wyler con Charlton Heston tra le bellezze naturali del territorio

C’era una volta, nel lontano 1958, quando i magnifici Altipiani di Arcinazzo si trasformarono in un palcoscenico a cielo aperto per uno dei più grandiosi kolossal della storia del cinema. Le verdi distese che oggi accolgono turisti e appassionati di natura divennero infatti il teatro delle epiche gesta del principe ebreo Giuda Ben-Hur,  protagonista di una delle più memorabili trasposizioni cinematografiche di tutti i tempi.

La scelta di questi pratoni ciociari non fu affatto casuale, ma frutto di una ricerca accurata da parte della produzione hollywoodiana. Gli Altipiani di Arcinazzo offrivano infatti lo scenario perfetto dove far muovere centinaia di comparse, reclutate con paziente lavoro di casting tra tutti i paesi vicini della zona.

Dietro questa monumentale operazione cinematografica c’era la potente Metro-Goldwyn-Mayer, che aveva affidato la produzione a Sam Zimbalist. Il progetto ambizioso puntava a dare nuova vita al celebre romanzo di Lew Wallace, scrittore ed eroe di guerra della secessione americana, trasformando le sue pagine in un’esperienza visiva senza precedenti.

La macchina produttiva mise in campo nomi di assoluto prestigio. Edward Carfagno ricoprì il ruolo di direttore artistico, mentre la regia fu affidata a William Wyler, regista che per questo progetto ricevette la cifra astronomica di un milione di dollari, compenso mai pagato fino ad allora nella storia del cinema.

La scelta del protagonista cadde su Charlton Heston, attore che incarnò alla perfezione il ruolo  del vendicatore Ben-Hur. La sua interpretazione fu così magistrale da oscurare definitivamente la fama dei due precedenti adattamenti cinematografici del 1907 e del 1925, consegnando alla storia del cinema una performance indimenticabile. Le riprese e la produzione si svolsero principalmente negli stabilimenti di Cinecittà, in un arco temporale che va dal 18 maggio 1958 al 30 gennaio 1959. Un lavoro certosino che richiese mesi di preparazione e coordinamento tra le maestranze italiane e la produzione americana.

Il film fu poi proiettato in Italia il 21 ottobre 1960, riscuotendo un successo strepitoso che ancora oggi riecheggia nella memoria collettiva. Per realizzare l’accuratezza storica dei costumi, furono reclutati ben 100 professionisti tra sarti, armaioli e conciatori, mentre centinaia di comparse diedero vita alle scene di massa che resero immortale la pellicola.  

Particolarmente toccante è la testimonianza di Giorgio Alessandro Pacetti, che ha vissuto in prima persona l’esperienza di far parte di questo straordinario progetto cinematografico.

Le sue parole restituiscono l’atmosfera magica e al tempo stesso impegnativa di quei giorni sui pratoni di Arcinazzo: «Indossare un abbigliamento da condottiero a fianco a Charlton Heston e a Haya Harareet nei panni di Esther è stato per me un grande onore», racconta Pacetti con la commozione di chi ha toccato con mano la storia del cinema. «Anche se non sono mancate le strigliate del regista rivolte alle comparse munite di orologio al polso durante le riprese, tanto da far ripetere due o tre volte la stessa scena sotto il sole cocente del mese di luglio».

Un aneddoto che fa sorridere ma che racconta anche la minuziosa attenzione ai dettagli che caratterizzava il lavoro di William Wyler, regista noto per il suo perfezionismo e la ricerca dell’eccellenza in ogni inquadratura.

Pacetti sottolinea inoltre come la scelta di William Wyler di utilizzare questa località turistica abbia rappresentato un’opportunità di valorizzazione straordinaria per l’intera zona adiacente.

Il regista aveva infatti intuito le potenzialità di un territorio “formato da paesi piccoli, ma ricchi di bellezze naturali e di tradizioni antiche, di aria pura e di acque sorgive limpide e salutari“.

Questa intuizione si rivelò profetica: ancora oggi gli Altipiani di Arcinazzo sono meta di visitatori che, oltre alle bellezze naturali, vengono attratti anche dal fascino di camminare sui luoghi dove ha preso vita uno dei capolavori del cinema mondiale.

La storia di Ben-Hur agli Altipiani di Arcinazzo rappresenta così un perfetto esempio di come il cinema possa diventare veicolo di promozione territoriale, trasformando una location in un simbolo universale.

Un’eredità che continua a vivere nella memoria di chi c’era e nella curiosità di chi, ancora oggi, visita questi luoghi carichi di storia e di magia cinematografica. Il kolossal del 1958 ha infatti lasciato un’impronta indelebile non solo nella storia del cinema, ma anche nell’identità culturale di un territorio che ha saputo accogliere Hollywood mantenendo intatta la propria autenticità.

Nella foto:  Giorgio Alessandro Pacetti comparsa a Ben-Hur 1958 Altipiani di Arcinazzo