Video poesia «Il gelsomino notturno» visionabile qui!
Può capitare che un evento importante quale può essere un
matrimonio di un conoscente o di un amico, possa diventare motivo di
malinconica tristezza. Forse proprio questo accade a Giovanni Pascoli nel suo
componimento «Il gelsomino notturno».
Egli, nella sua sensibile intimità,
s’accorge che tale fatto incarna un disagio interiore, un momento di latente
scoramento che lo coglie impreparato e che si manifesta in tutta la sua
crudezza in relazione alla sua natura e al proprio sentimento.
Con questa
malinconica poesia, pubblicata per la prima volta nel luglio del 1901, il poeta
scrive della prima notte di nozze del suo amico Gabriele Briganti, e
attraverso figure simboliche, narra quello che vede, che sente e che percepisce.
Tra i
fiori notturni, l’odore del fieno e il vento che trasporta elementi e sensazioni, e sotto le
stelle, le sue riflessioni sono tormento e sconfitta, ma anche occasione nello scoprirsi uomo di forti passioni.
Video poesia «Il gelsomino notturno» visionabile qui!
Nessun commento:
Posta un commento