La voce del vento
Siamo abituati spesso a identificare alcune manifestazioni della natura come eventi estremi, violenti e distruttori. Convinti troppo spesso che sia il risultato di una forma di ribellione della natura stessa nei confronti dell’uomo che ne modifica attraverso i suoi comportamenti, l’esile e preciso equilibrio geofisico.
In parte è vero, ma è vero anche che, eludendo solo per un attimo la spiegazione scientifica, non tutto ciò che non piace o che non faccia comodo alle civiltà sia da condannare a priori e senza appello. Ad esempio non è possibile apprezzare il riposo se prima non si è lavorato sodo, oppure apprezzare la primavera se qualche settimana prima non si è patito freddo e gelo.
Anche il vento, attraverso il suo sibilo ci racconta mille cose. Un sibilo che come una voce dà il titolo a una breve poesia contenuta nel mio “Vernice Damar” edito da Edizioni Ensemble e che ci racconta come il vento non sia solo distruzione o malasorte per l’umanità ma come rappresenti spesso l’apertura a un nuovo giorno di pace e di serenità.
Nessun commento:
Posta un commento