Addio
La fugace evasione di oggi incontra un momento cruciale in un amore. Un momento che spesso si tende a non considerare, o meglio ad ignorare, quasi fosse un triste evento che non ci riguarda. Che scopriamo non esser pertinente alla grandezza smisurata di un amore che sopprime angustie e gelosie, disfatte e malintesi.
Eppure, giunge quasi sempre salvo rari casi. L’addio, ha la stessa intensità emotiva dell’innamoramento. Lo stesso principio catastrofico per un equilibrio psichico e mentale in senso stretto, che induce per un verso alla ricerca d’una motivazione che non lo renda inaccettabile, dall’altro, la volontà di considerarlo, spesso a torto, evento che forgia e che rafforza le difese immunitarie nei confronti della vita.
Insomma, comunque la si metta, un addio fa sempre male; e seppur subentri la sana convinzione che debba essere accettato per non soffrirne troppo, rimarrà sempre spettro da evitare e un desiderio di non doverlo mai soffrire ancora.
Addio, è un componimento inserito nella raccolta poetica intitolata “Assoli” di Vinicio Salvatore Di Crescenzo edita da Le Mezzelane edizioni.
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