Negli abissi
Da sempre ogni civiltà sin dalla propria nascita, ha sempre nutrito curiosità verso quei mondi immaginari e ancora privi di una prima esplorazione umana. Mondi dalla certa esistenza poiché palesemente visibili quali l’universo, ben scrutabile durante le ore prive di luce e, in tutt’altra direzione, le profondità scavate nel ventre della terra. Infatti, se v’è un mondo tanto affascinante quanto inesplorato è proprio quello delle più estreme profondità marine.
Come sarà quel paesaggio così oscuro e tanto profondo rispetto alla crosta terrestre? E quali creature saranno gli abitanti di questo ambiente dove l’uomo arriva con minor frequenza rispetto ad aree di maggiore convenienza?
Ebbene l’idea di abisso, secondo la sua personale interpretazione, è stata stesa sulla tela dalla pittrice Lilian Almiron, che con il suo dipinto rappresentante questo “sconosciuto” ma neanche troppo, ha voluto omaggiare e rispettare il tema della mostra di pittura allestita presso l’Art Saloon Frames Art & Design, gestito da Alessandra Altieri denominata appunto “Profondo Blu”, di cui ho avuto già modo di parlare ed ancora aperta al pubblico.
Ma cosa c’entra la poesia in tutto questo? Semplicissimo! Ogni immagine presente in galleria è stata corredata di una poesia, con l’intento di sposare degnamente l’animo visivo e immaginario del pittore con quello fantastico e sensibile del poeta. Il risultato è tutto nell’immagine inserita dentro la "fugace evasione" di quest’oggi e dentro la poesia, da me composta, al fine di leggerne il colore in ogni sfumatura.
Coloro che volessero approfondire la conoscenza dell'artista Lilian Almiron, possono visitare la sua pagina Facebook qui, dove sono presenti oltre ad opere pittoriche, anche lavori artistici di altro genere.
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