Allestita presso il suo studio di Roma, in via della Fisica 37, l’esposizione offre uno spaccato del cinema horror italiano attraverso una serie di opere realizzate in analogic art e digital art, che ripercorrono alcuni decenni di storia di questo importante filone cinematografico.
Un genere - quello Horror - che ha creato non pochi
interrogativi all’interno dei quali, toni spesso contrapposti, hanno sostenuto tesi di
diversa natura nei confronti della dicotomia cinema autoriale - cinema di
genere.
"Bloody movies" ripercorre alcune delle tappe più importanti del
genere horror, offrendo una retrospettiva nei confronti di cinque maestri del
brivido quali Dario Argento, Mario Bava, Lucio Fulci, Pupi Avati e Michele Soavi.
L'esposizione, intende raccontare i segreti di questi cinque maestri del brivido, e lo fa attraverso la sensibilità e lo sguardo attento e creativo di Luca Musk, acuto osservatore e attento interprete di un pezzo di storia del cinema di genere italiano.
Hanno infine dato un suggestivo tocco all’intera carrellata di opere, la quale ha inteso così celebrare l'attività dei cinque maestri e con essi l'importanza di questo particolare filone nel panorama cinematografico nazionale e internazionale, gli scatti di Franco Bellomo, fotografo di scena di Dario Argento, e quelli di Mimmo Cattarinich, fotografo di scena al fianco di grandi registi tra i quali Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Pier Paolo Pasolini e molti altri, motivo per il quale fu definito il "fotografo del grande cinema".
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