giovedì 9 gennaio 2025

Boom di presenze al presepe del venerabile P. Quirico Pignalberi a Piglio

Anche questo anno i visitatori hanno potuto ammirare nella cornice di squisita povertà francescana lo spettacolo tenerissimo del presepio computerizzato, costruito con mezzi di fortuna, ma non senza una propria eleganza e particolarità dal compianto P. Quirico Maria Pignalberi OFM Conv., ora Venerabile, alla fine degli anni ’50 e successivamente custodito dagli “amici del presepe” che ne curano la manutenzione ordinaria.

Intorno alla rappresentazione centrale della Natività si svolgono le diverse attività del tempo e del luogo, in un paesaggio particolare e vario secondo i momenti della giornata: dall’aurora, al tramonto, alla notte, in un gioco di luci e di ombre, di attività e di riposo e… di attesa.

I visitatori hanno reso omaggio anche al sepolcro del suo ideatore presso la Cappella del Sacro Cuore all’estremità orientale del complesso francescano fondato da San Francesco.

Questa figura del Venerabile P. Quirico nobilita ulteriormente il sacro colle che vide nel 1200 i prodigi di santità del Beato Andrea Conti, che nel 1400 accolse i resti di Benedetto da Piglio, il più insigne tra gli umanisti laziali, e che nel 1700 fu scelto dal popolo pigliese come luogo dove elevare uno stupendo tempio barocco alla memoria dello stesso Beato e del martire Lorenzo.

La comunità francescana e gli amici del Convento hanno accolto i visitatori per far gustare loro per momenti d’intensa spiritualità che, nella visione del presepe, riportano all’evento di un Dio immenso fattosi Bambino per illuminare di fede, di pace e di speranza il sentiero dell’umanità pellegrina sulla terra.

La visita al presepe potrà essere effettuata, dietro richiesta, tutti i giorni fino al 1° febbraio 2025 festa liturgica del Beato Andrea Conti.

Un po’ di storia del presepe

Lo storico ed originale presepe, ideato e realizzato dal compianto P. Quirico in un locale sottostante il convento è stato costruito alla fine degli anni ’50 ed è rimasto in quel luogo fino al 2001, anno in cui il presepe venne smantellato, a seguito dei lavori di ristrutturazione del convento.

Dal 2002 al 2006 il presepe è stato fatto “rivivere”, in forma ridotta, nella chiesa settecentesca di San Lorenzo, adiacente al convento, occupando la cappellina del confessionale e successivamente ha trovato la definitiva allocazione nella vecchia vaccheria adiacente al convento.

Giorgio Alessandro Pacetti

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