martedì 21 settembre 2021

Soffi di mare

 Mareggiata


Se esiste un mondo dove far defluire ogni scoria che inquina la mente, questo è proprio il mondo del mare. Non ci sono stagioni per amarlo, né contesti in cui lo si possa metter da parte. Il mare è parte della nostra identità di popolo mediterraneo e con questo amico fedele, condividiamo la nostra esistenza, passata e presente. 

Non esiste posto migliore dove poter acquisire l’armonia nei pensieri, né possiamo ignorarlo quando ci chiama per farsi ascoltare. Al suo cospetto, si è quasi impotenti e il frastuono che pare assalirci quando è agitato, altro non è che la sua mano di spuma, tesa a lenire ogni fosco pensiero. Quando esige rispetto non mente nello sgorgare una rabbia che gli nasce dal ventre. La sua voce diventa arrogante, ma mite sentiero d’ascolto. Avara di pacata quiete, ma poi generosa quando con garbo, regala le proprie creature con la sua mareggiata. 

E "Mareggiata", poesia contenuta nella mia raccolta “Triticum” edita da PAV Edizioni, è l’attimo in cui è descritto questo momento di cieco vigore, dove ogni cosa perde il suo posto ed ogni posto può diventare una nuova dimora per ogni creatura cacciata dal mare.


Mareggiata

 

E sono ammassate a gruppi le conchiglie senza più compagno,

una sull’altra come i morti delle guerre.

 

Mai scampate alla persecuzione

delle riluttanti volontà marine

che le hanno vomitate sotto la tempesta.

 

Aspettano inermi che arrivi un’onda nuova,

prepotente e più aggressiva,

che le spogli degli aridi respiri di un’estate che sputa fuoco ancora.

 

E tra i miei passi rami intrisi d’alghe e di salmastri fiati

tra ciottoli venati di bizzarre tinte 

e sassi corrosi dalla salsedine perpetua.

 

Cerco ancora tra le dune che non godono di ritempranti gorgoglii

le orme che ho lasciato durante il primo viaggio.

 

Quelle orme diventate ormai rifugio

di conchiglie senza una compagna.

 "Triticum" può essere acquistato qui






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