domenica 3 ottobre 2021

Il potere celato in un abbraccio

 Stringiti a me


Una delle cose che mi pare stia venendo sempre meno nella società attuale è il contatto fisico! La stretta di mano, il saluto con il bacio (comune tra l’altro a molti paesi del mondo seppur con lievi differenze), e soprattutto il caloroso abbraccio, sembrano atteggiamenti estinti, lontani anni luce dalla nostra quotidianità.

Se si parla poi di abbracci tra persone innamorate, ecco che il discorso si fa carico di mille sfumature. 

Si d’accordo, vero è che l’abbraccio può essere decodificato quale messaggio di pace, di riconciliazione, di riconoscenza e soprattutto, può essere un chiaro segno di bene e di concordia verso il prossimo, ma dentro questo gesto, quando a parlare è l’amore vero il messaggio è chiaro assai. Del resto, per comprenderne il significato sotto questa prospettiva basta saper interpretare la bellissima poesia “Stringiti a me” di Gabriele D’Annunzio.


U
n accorato invito nei confronti del suo amore a rendersi partecipe di un comune intento. Ad aprire il cuore, e lasciar da parte ogni tormento per cercar rifugio nella sua anima che attende.  Intima dimora, pronta e lenire ogni pena e sofferenza. Un inno che i sensi intonano quando il calore umano sposa il vero amore con un abbraccio forte.


Stringiti a me

Stringiti a me, abbandonati a me, sicura.

Io non ti mancherò e tu non mi mancherai.

Troveremo, troveremo la verità segreta

su cui il nostro amore potrà riposare per sempre,

immutabile.

Non ti chiudere a me, non soffrire sola,

non nascondermi il tuo tormento!

Parlami, quando il cuore ti si gonfia di pena.

Lasciami sperare che io potrei consolarti.

Nulla sia taciuto fra noi e nulla sia celato.

Oso ricordarti un patto che tu medesima hai posto.

Parlami e ti risponderò sempre senza mentire.

Lascia che io ti aiuti, poiché da te mi viene tanto bene!



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