sabato 16 ottobre 2021

Ogni alba possiede una propria identità davanti ai sentimenti

 Solitudine


Due sono i momenti intensi da considerare dentro una giornata. Momenti, che più di altri fanno salire l’angoscia e lo stupore nello stesso tempo: l’alba, che ci coglie sempre di sorpresa, ancora ammantata del sonno della nostra notte e della natura; e il tramonto, tripudio di colori e di malinconiche visioni, nello scoprire quanto poco basta per vedere il sole inabissarsi, e con esso, anche crescere le ombre. 

Sono assai distanti questi due momenti ma entrambi, hanno uno spirito comune, una somiglianza che quasi li confonde. 


Libero de Libero
, poeta pontino nel cuore, fondano nell’anima, con la sua poesia "Solitudine", si rivolge all’alba, a questo istante così tanto prezioso e repentino, dacché coglie la freschezza dell’aurora senza trucco, ancora sfatta e con quei doni che proprio nella solitudine si possono apprezzare più d’ogni altra cosa. Le sue visioni sono fotografie d’un tenero sorriso, che il nuovo giorno mostra ancor prima del suo sole ancora in grembo.

 

Solitudine

Mi fa immemore la fronte quest’alba

nello stupore di foglie cominciata

E tutto obbedisce al suo gesto

Che al bosco d’agrumi finge un’accorta pace

Ma non guarisce il salice discinto dall’acqua

Impassibile come biscia

È traccia d’uccelli nell’aria

E segna, a memoria di monte un’unica nube.

Timida vanità dell’alba

Per un esile mattino

Che il giorno muta

In arido splendore.



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