domenica 10 ottobre 2021

L' Autunno riflessivo di Vincenzo Cardarelli

 Autunno


Certamente, v’è un affascinante ipotetico "ponte" dai ricchi colori, che incarna il passaggio tra la luminosa estate e il grigiore dell’inverno.

Stiamo naturalmente parlando dell’autunno: da alcuni osannato quale tripudio dei sensi e dei colori, per altri, un triste declino che conduce al gelo dei mesi a venire.

De gustibus non est dispuntandum” come dire: ognuno ha diritto a godere di ciò che più lo aggrada. Tuttavia, comunque lo si voglia inquadrare, l’autunno, almeno nella poesia di Vincenzo Cardarelli, rappresenta non solo uno strumento di collegamento tra le due stagioni regine che da inizio  una  lenta e inesorabile trasformazione dell’intero paesaggio, ma in esso, intravede anche il declino della vita che volge alla fine, metaforicamente spesso associato a questa stagione.


Una serena riflessione su quanto natura ed esistenza sappiano viaggiare unite, ma su strade sicuramente parallele.

 

Autunno

Autunno. Già lo sentimmo venire

nel vento d'agosto,

nelle pioggie di settembre

torrenziali e piangenti

e un brivido percorse la terra

che ora, nuda e triste,

accoglie un sole smarrito.

Ora passa e declina,

in quest'autunno che incede

con lentezza indicibile,

il miglior tempo della nostra vita

e lungamente ci dice addio.



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