Autunno
Certamente, v’è un affascinante ipotetico "ponte" dai ricchi colori, che incarna il passaggio tra la luminosa estate e il grigiore dell’inverno.
Stiamo naturalmente parlando dell’autunno: da alcuni osannato quale tripudio dei sensi e dei colori, per altri, un triste declino che conduce al gelo dei mesi a venire.
“De gustibus non est dispuntandum” come dire: ognuno ha diritto a godere di ciò che più lo aggrada. Tuttavia, comunque lo si voglia inquadrare, l’autunno, almeno nella poesia di Vincenzo Cardarelli, rappresenta non solo uno strumento di collegamento tra le due stagioni regine che da inizio una lenta e inesorabile trasformazione dell’intero paesaggio, ma in esso, intravede anche il declino della vita che volge alla fine, metaforicamente spesso associato a questa stagione.
Autunno. Già lo sentimmo venire
nel vento d'agosto,
nelle pioggie di settembre
torrenziali e piangenti
e un brivido percorse la terra
che ora, nuda e triste,
accoglie un sole smarrito.
Ora passa e declina,
in quest'autunno che incede
con lentezza indicibile,
il miglior tempo della nostra vita
e lungamente ci dice addio.
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