sabato 16 ottobre 2021

Con "Wyrd", per continuare una cultura musicale di elevato spessore

 

Normalmente in questo blog tratto solo temi riguardanti la lettura, i libri e soprattutto la poesia. Tuttavia, in questa circostanza, considerando  la mia passione anche per la musica, e per il progressive rock in particolare, ho sentito il bisogno non solo di condividere con voi una partecipazione emotiva verso questo genere musicale che prediligo da sempre, ma di segnalare anche un ottimo lavoro in questo settore che fortunatamente ancora regge, ancorché insidiato dal "consuma e fuggi" a beneficio di un politica mercantilista innanzitutto: il settore specifico del vecchio caro progressive-Rock. 

Del resto, anche la musica, come la scrittura, è un’arte che si nutre di creatività, di fantasia, di sensibilità e di talento, per cui ritengo le due forme espressive non solo affini, ma saldamente accomunate nel perseguire l’ottenimento di ciò che si propone: vale a dire stupore e meraviglia.

Parlo di “Wyrd”, l’ultima fatica - se così è lecito dire - del caro e stimato amico Roberto Vitelli e dei suoi Ellesmere.

Dopo aver ascoltato attentamente e più di qualche volta “Wyrd”, terzo lavoro di Roberto Vitelli, ideatore e fondatore del progetto "Ellesmere", e averne sedimentato le sue cinque tracce dalle quali emerge un gusto  ricco di particolari suggestioni, sono pienamente in grado di poter esprimere ciò che con prepotenza si afferma al netto delle emozioni naturalmente rese, e che l'opera stessa traina a livello percettivo. 

Sono sonorità libere che si rincorrono sicure senza mai perdere il filo conduttore del tema cui sono agganciate, e che lungo il corso dei suoni, si legano a corali voci, delicati ingressi di freschi approcci strumentali che conducono negli anfratti di intermezzo, preludio alla prossima atmosfera che spiazza e che sorprende.

Un’"opera d’arte", perché tale è la sua catalogazione nei miei gusti, che si destreggia abilmente tra roboanti atmosfere cariche di energiche pressioni e delicati spazi, ove s’incrociano armoniche strutture che fluttuano sicure nel trasportare i sensi.

Collaborazioni d’eccellenza inoltre, tante, a impreziosire la già solida struttura attraverso armonici interventi, che conferiscono un carattere polistilistico e originale all'intero album attraverso raffinate trame ben amalgamate.  E ancora, la ricerca della perfezione dei suoni e degli arrangiamenti, fanno di "Wyrd" un misto di sonorità riconducibili per timbriche e assonanze, a suggestive dimensioni che coinvolgono ogni senso; senza mai perdere di vista l’identità progressiva che lo distingue e che lo definisce, con preziosi innesti perfettamente combinati in un contesto univoco e originale.

Chi sa individuare l'anima vera della musica dentro una composizione, si renderà subito conto di come assemblare fantasia e invenzione, progetto e frutto che ne nasce, sia un’operazione  che solo l’ingegno di un vero musicista può portare a compimento.

Naturalmente approfondimenti, informazioni e novità, possono essere facilmente reperite a questo link




 

 

 

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